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Ass. Salute Attiva: “La pericolosità insita nello strumento del Green Pass"

14 nov 2021
Ass. Salute Attiva: “La pericolosità insita nello strumento del Green Pass"

L’Associazione Salute Attiva sente la necessità di esprimere a gran voce il proprio dissenso verso il Decreto n.188/2021 in vigore già dal 12/11/2021 che, in sostanza, introduce anche nella nostra Repubblica un "lasciapassare" sul modello italiano andando, per ora, a limitare in particolar modo l'attività sportiva di giovani e adulti e l’accesso ai luoghi di pubblica aggregazione. L’incontro con il Prof. Marco Cosentino di Lunedì 8 Novembre, disponibile sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale YouTube, ha ampiamente chiarito l’assoluta infondatezza scientifica del green pass che, addirittura, può diventare un pericoloso strumento di propagazione e mantenimento del contagio. Dalla serata con il noto professore, medico e ricercatore nell’ambito accademico italiano di indubbia caratura, è infatti emerso in maniera chiara l’assoluta inconsistenza scientifica dei presupposti che portano all’introduzione di un green pass per limitare i contagi nei luoghi di pubblica aggregazione. Anche nella recentissima audizione al Senato Italiano, il professore ha spiegato e dimostrato, dal punto di vista di medico e di ricercatore, partendo da un recente studio dell'Università di Oxford, come l'assunto alla base del green pass, sia infondato. I vaccini, come si evince da tale studio, hanno dei chiari limiti per quanto riguarda il blocco dei contagi. I vaccinati, infatti, anche se fosse in modo minore, nei primi 3 mesi successivi alla vaccinazione, si contagiano e contagiano… ma essendo l'80% della popolazione vaccinata, il problema risulta numericamente rilevante! inoltre lo studio in esame dichiara in maniera netta che dopo le prime 12 settimane dalla vaccinazione non ci sarebbe “alcuna differenza nella trasmissione delle varianti tra vaccinati e non vaccinati”. Il possesso del green pass da vaccino rende pericolosamente sicuro chi lo detiene nell’accesso incondizionato a tutti i luoghi di pubblica frequenza con alto rischio, dunque, di propagare il contagio inconsapevolmente! Va poi sottolineato che l'80% dei contagi avviene in ambiente domestico e solo il 20% in luoghi pubblici. E allora, come possiamo accettare che venga introdotto un lasciapassare, privo di ogni fondamento sanitario che limiterà da subito fortemente la libertà di ragazzi e adulti di scegliere e praticare, ad esempio, lo sport? Non dimentichiamo che nessuna fonte ufficiale ci ha chiarito finora quale sia il numero dei vaccinati contagiati e ricoverati dall'inizio delle vaccinazioni ad oggi. Se accettiamo questo e non rimaniamo uniti e non ci opponiamo all'instaurazione di questo strumento inutile e pericoloso cos'altro saremo costretti ad accettare in futuro per noi e soprattutto per i nostri figli?

c.s. Ass. Salute Attiva




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