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CGIL Rimini. Lettera aperta al Presidente Bonfatti

12 mag 2017
CGIL Rimini. Lettera aperta al Presidente Bonfatti
CARIM: Egregio Presidente .....
Abbiamo appreso dai giornali che il Presidente della Carim ha dichiarato che è “dispiaciuto del fatto che i sindacati ci abbiano criticato per aver sospeso il tavolo delle trattative. Ma noi - spiega Bonfatti nell'intervista-l'abbiamo fatto nell'interesse del personale. Dopo avere chiuso i conti al 31 dicembre, abbiamo constatato che Carim non avrebbe potuto versare al fondo esuberi tutte le risorse necessarie per tutelare i dipendenti in esubero. Se fossimo andati avanti in quel momento, l'unica strada era quella dei licenziamenti collettivi, ipotesi che non abbiamo voluto prendere nemmeno in considerazione. Ora invece, che sia Crédit Agricole o il fondo JC Flowers ad acquistare la banca, grazie alla patrimonializzazione della Carim avremo le risorse (pare almeno 20 milioni, ndr) da destinare al fondo esuberi che tutela i dipendenti in uscita”

A noi non sfugge il senso della gravità di questa dichiarazione che, al contempo, contraddice completamente quanto detto e fatto dalla banca in precedenza:
la procedura con la dichiarazione degli esuberi era stata aperta dall'azienda in data 30 dicembre, dobbiamo presumere che i conti siano cambiati nella notte fra il 30 ed il 31 dicembre ??
nella lettera di apertura della procedura per gli esuberi si scriveva "mediante l'utilizzo degli strumenti previsti dalla legge e dal contratto, anche in concorso tra loro", come si pensava di utilizzarli se l'azienda non aveva le risorse ??
in sede di primo incontro dello scorso 18 gennaio la delegazione aziendale si era impegnata a portare, nell'incontro successivo, la situazione dettagliata dei dipendenti che potevano fare accesso al Fondo, corredata dalla stima degli oneri connessi, per quale motivo questa disponibilità se, come apprendiamo oggi, non vi sono/non vi erano i fondi per sostenere gli esodi ??
sempre in sede di primo incontro l'azienda dichiarava che la procedura di riduzione dei costi serviva per rendere la banca più appetibile per eventuali operazioni societarie, operazioni che stanno invece procedendo comunque senza che si sia realizzata la riduzione dei costi richiesta, volete spiegare il perché ??

Il nostro stupore, Egregio Presidente, deriva anche dal fatto che l'azienda, in continuità con le scelte del 2015, anche in questa occasione stava dimostrando una visione confusa, pretendendo di procedere da subito alla chiusura di una serie di filiali, perpetrando nuovamente gli errori già fatti nel 2015 e da noi formalmente segnalati.
Ci chiediamo se queste sue dichiarazioni siano solo il frutto di uno stato di confusione aziendale di cui ancora una volta il nostro territorio sarà chiamato a pagare il prezzo oppure se non si tratti di una precisa volontà di tirare nuovamente in ballo i dipendenti per cercare di scaricare ancora su di loro non solo gli effetti ma persino la responsabilità delle scelte fatte dal vostro CdA negli ultimi anni.
Nel dubbio la invitiamo comunque per il futuro a ponderare meglio il peso di certe affermazioni.

Comunicato stampa
CGIL Rimini

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