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Civico 10, Cfp risorsa in cui credere e investire

1 giu 2016
Civico10
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Nei giorni scorsi i docenti del Centro di Formazione Professionale hanno inviato una nota in cui si lamentava la carenza di spazi dedicati alla didattica, conseguente ad un aumento considerevole di iscritti negli ultimi tre anni.

Il Cfp è un Istituto con grandi potenzialità, ma purtroppo poco considerato nei decenni scorsi per via di un Paese drogato dal miraggio della Piazza Finanziaria e dai soldi facili che richiedeva “manodopera specializzata” soprattutto in materie economiche e giuridiche.

Ora che la crisi e la lotta ai paradisi fiscali hanno tolto il velo di illusioni che copriva il microcosmo della Repubblica, tutti sappiamo che l’economia della nuova San Marino si dovrà basare sul lavoro e sulle poche risorse interne di cui disponiamo, in particolar modo quelle umane.

In questo senso un istituto come il Cfp riveste un’importanza fondamentale, su più livelli.

Il primo, senza dubbio, quello della formazione. Tutti sanno, per esempio, che in un’ottica di sviluppo turistico legato alle ricchezze del territorio, e non ai centri commerciali, l’artigianato locale riveste un’importanza fondamentale. Ma è evidente che la totale assenza di incentivi e percorsi formativi per i giovani in questo senso porterà ad un progressivo abbandono di mestieri quali il ceramista, il falegname, lo scalpellino, ecc.

Fino ad oggi, purtroppo, il Cfp è stato percepito dalla popolazione come una sorta di “rifugium pecatorum” per quei ragazzi che, per mille motivi, faticano a trovare una loro strada nei percorsi formativi “classici”. Invece crediamo che sia fondamentale investirvi risorse, dando agli insegnamenti professionali la dignità e il riconoscimento che meritano, sfruttando questa realtà anche per avviare un lavoro di recupero e valorizzazione degli antichi mestieri artigiani tradizionali sammarinesi.

Altro aspetto su cui il Cfp deve giocare un’importanza strategica è quello della riconversione della forza lavoro disoccupata. Ad oggi vengono organizzati corsi dedicati ai disoccupati, in maniera facoltativa e senza – almeno questa è l’impressione – che vi sia la necessaria sinergia fra ufficio del lavoro, Cfp e associazioni di categoria, capace di sviluppare questi percorsi di formazione in maniera strutturata e aderente con le dinamiche del mercato del lavoro.

Su questi due filoni, formazione professionale di alto livello - da sviluppare in collaborazione con aziende e Università - e riconversione della forza lavoro, si può e si deve sviluppare parte del rilancio del Paese.

Per questo il Cfp non deve più essere considerata la Cenerentola del sistema scolastico sammarinese ma deve diventarne uno degli elementi portanti. Questo lo si può fare solo trovando le risorse necessarie per un suo rilancio e sviluppo, quando non per un suo superamento con la creazione di un vero e proprio Ente per la Formazione e il ricollocamento che preveda il coinvolgimento diretto nella gestione di Istituzioni come l’Ufficio del Lavoro e delle Associazioni di categoria.



Comunicato stampa di Civico10

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