Sono già passate quattro coppie di Capitani Reggenti da quando Civico10 ha presentato il suo progetto di legge di riforma delle Istanze d’Arengo, proprio in questi giorni si è insediata la quinta.
Sono serviti ben sette mesi per fare arrivare il PdL in prima lettura, e dopo quel primo esame in occasione del quale quasi nessun Consigliere di maggioranza aveva neppure letto il testo di legge il tutto si è perso nella nebbia della politica.
Il PdL conteneva proponeva alcune modifiche alla legge n.72 del 24 maggio 1995, con l’obiettivo di rendere più efficace questo singolare istituto di democrazia diretta, prevedendo degli obblighi per la politica dove oggi ci sono solo impegni generici.
Nello specifico, il PdL presentato dal nostro movimento prevede un vaglio iniziale della Reggenza rispetto alle Istanze d’Arengo presentate, che dovranno trattare questioni di interesse pubblico e indicare precisamente la richiesta, pena la mancata sottoposizione al Consiglio Grande e Generale.
Non sarà più ammessa la scappatoia dello “spirito” dell’Istanza, che in caso di accoglimento dovrà essere attuata con l’esatto e puntuale dettato richiesto. In caso di non accoglimento, invece, dovranno essere evidenziate le motivazioni del diniego.
Nel PdL si prevede anche la possibilità, per i membri del CGG, di formulare specifiche richieste di chiarimento al/i promotore/i, a cui sarà possibile avere risposta in tempo reale dato che il primo firmatario avrà la facoltà di assistere alla seduta in cui si discuterà l’istanza d’Arengo da lui presentata.
Dell’attuazione dell’istanza d’Arengo approvata si potrà prendere carico il Segretario di Stato competente, ma anche singoli consiglieri o dirigenti del settore Pubblico allargato. Il CGG, al momento dell’approvazione, dovrà specificare l’arco temporale previsto per l’attuazione. Sarà implementata una nuova sezione del sito della Reggenza, in cui saranno elencate le Istanze d’Arengo approvate e i relativi termini di attuazione, nonché i motivi di eventuali ritardi. Proposta, questa, già approvata dal CGG a marzo 2015 grazie all’approvazione di un OdG di Sinistra Unita che chiedeva un impegno in questo senso.
Alla scadenza del proprio mandato, i Capitani Reggenti comunicheranno ufficialmente l’elenco delle Istanze d’Arengo approvate e i relativi termini di attuazione. In marzo e in settembre, ogni anno, si terrà una seduta speciale del CGG per discutere le Istanze scadute e non ancora attuate, alla presenza facoltativa del primo firmatario o di un delegato.
Due anni sono un enormità, per un Progetto di Legge che non deve neppure passare al vaglio della Commissione Consigliare permanente in quanto si occupa di materia istituzionale.
Un anno fa, con un comunicato scritto a tre mesi dal passaggio in prima lettura, avevamo auspicato di non dover attendere la notte dei tempi per veder transitare in seconda lettura questa proposta, specificando di essere disponibili come sempre a richieste di confronto su un tema che interessa tutti i cittadini, e quindi dovrebbe interessare anche a tutte le forze politiche loro rappresentanti.
Non rimane quindi che finire con l’appello già effettuato un anno fa:
"Speriamo che questo PdL non faccia la fine delle Istanze approvate e di poterne prima possibile in seconda lettura. Finora non abbiamo ricevuto alcuna richiesta per un confronto da parte del Governo o di altre forze politiche ma ribadiamo, anche se non ce ne dovrebbe essere bisogno, che siamo apertissimi come sempre ad ogni contributo o proposta di modifica."
Movimento Civico10
Sono serviti ben sette mesi per fare arrivare il PdL in prima lettura, e dopo quel primo esame in occasione del quale quasi nessun Consigliere di maggioranza aveva neppure letto il testo di legge il tutto si è perso nella nebbia della politica.
Il PdL conteneva proponeva alcune modifiche alla legge n.72 del 24 maggio 1995, con l’obiettivo di rendere più efficace questo singolare istituto di democrazia diretta, prevedendo degli obblighi per la politica dove oggi ci sono solo impegni generici.
Nello specifico, il PdL presentato dal nostro movimento prevede un vaglio iniziale della Reggenza rispetto alle Istanze d’Arengo presentate, che dovranno trattare questioni di interesse pubblico e indicare precisamente la richiesta, pena la mancata sottoposizione al Consiglio Grande e Generale.
Non sarà più ammessa la scappatoia dello “spirito” dell’Istanza, che in caso di accoglimento dovrà essere attuata con l’esatto e puntuale dettato richiesto. In caso di non accoglimento, invece, dovranno essere evidenziate le motivazioni del diniego.
Nel PdL si prevede anche la possibilità, per i membri del CGG, di formulare specifiche richieste di chiarimento al/i promotore/i, a cui sarà possibile avere risposta in tempo reale dato che il primo firmatario avrà la facoltà di assistere alla seduta in cui si discuterà l’istanza d’Arengo da lui presentata.
Dell’attuazione dell’istanza d’Arengo approvata si potrà prendere carico il Segretario di Stato competente, ma anche singoli consiglieri o dirigenti del settore Pubblico allargato. Il CGG, al momento dell’approvazione, dovrà specificare l’arco temporale previsto per l’attuazione. Sarà implementata una nuova sezione del sito della Reggenza, in cui saranno elencate le Istanze d’Arengo approvate e i relativi termini di attuazione, nonché i motivi di eventuali ritardi. Proposta, questa, già approvata dal CGG a marzo 2015 grazie all’approvazione di un OdG di Sinistra Unita che chiedeva un impegno in questo senso.
Alla scadenza del proprio mandato, i Capitani Reggenti comunicheranno ufficialmente l’elenco delle Istanze d’Arengo approvate e i relativi termini di attuazione. In marzo e in settembre, ogni anno, si terrà una seduta speciale del CGG per discutere le Istanze scadute e non ancora attuate, alla presenza facoltativa del primo firmatario o di un delegato.
Due anni sono un enormità, per un Progetto di Legge che non deve neppure passare al vaglio della Commissione Consigliare permanente in quanto si occupa di materia istituzionale.
Un anno fa, con un comunicato scritto a tre mesi dal passaggio in prima lettura, avevamo auspicato di non dover attendere la notte dei tempi per veder transitare in seconda lettura questa proposta, specificando di essere disponibili come sempre a richieste di confronto su un tema che interessa tutti i cittadini, e quindi dovrebbe interessare anche a tutte le forze politiche loro rappresentanti.
Non rimane quindi che finire con l’appello già effettuato un anno fa:
"Speriamo che questo PdL non faccia la fine delle Istanze approvate e di poterne prima possibile in seconda lettura. Finora non abbiamo ricevuto alcuna richiesta per un confronto da parte del Governo o di altre forze politiche ma ribadiamo, anche se non ce ne dovrebbe essere bisogno, che siamo apertissimi come sempre ad ogni contributo o proposta di modifica."
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