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Dichiarazione dei Ministri dell'Istruzione del Consiglio d'Europa

12 apr 2016
Dichiarazione dei Ministri dell'Istruzione del Consiglio d'Europa
La 25esima Conferenza dei Ministri dell'Istruzione del Consiglio d'Europa si è conclusa il 12 aprile 2016 con l'approvazione di una importante dichiarazione finale.
Tutte le nazioni hanno evidenziato la necessità di potenziare una cittadinanza democratica attiva per tutto l'arco della vita, anche al fine di prevenire e combattere l'estremismo violento e il ritorno a forme di populismo che mettano a rischio i valori democratici su cui si fonda la moderna Europa.
Per questa ragione il Consiglio d'Europa ha approntato un Quadro di riferimento delle competenze per una cultura democratica, invitando i Ministri a trasmetterle alle proprie scuole come piattaforma di lavoro. Si tratta di venti obiettivi/competenze che descrivono l'insieme delle caratteristiche (valori, atteggiamenti, abilità, conoscenza e comprensione critica) che il cittadino deve acquisire per partecipare ai percorsi di cittadinanza democratica.
La scuola non può fare tutto ma ha un ruolo leader nel crescere cittadine e cittadini del futuro che valorizzino i diritti umani, con una apertura culturale, rispettosi degli altri e pronti a vivere attivamente la democrazia con senso critico e capacità di analisi e risoluzione delle problematiche più complesse.
La delegazione di San Marino, assumendosi l'impegno di sottoporre il Quadro di riferimento alle proprie istituzioni scolastiche, ha indicato all'assemblea dei Ministri come l'apprendimento avvenga solo in minima parte attraverso la trasmissione delle informazioni - caratteristica delle lezioni frontali – mentre per la maggior parte sia l'esperienza diretta a formare bambine e bambini, ragazze e ragazzi. Per questo motivo diventa prioritario per l'educazione ad una cittadinanza democratica, riflettere sugli ambienti di apprendimento e prima di tutto sull'organizzazione della scuola in senso democratico, dove tutti gli attori abbiano voce in capitolo e le pratiche di trasmissione del sapere avvengano come condivisione delle esperienze e quindi in modo da rendere partecipi sopratutto i giovani.
Per insegnare democrazia la scuola deve far vivere nel proprio seno, a bambini e studenti, esperienze di democrazia.

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