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Grande apprezzamento e fiducia dimostrati dal mercato degli investitori nei confronti della Repubblica di San Marino. In poche ore sono stati piazzati oltre 300 milioni di obbligazioni, un risultato inaspettato.

16 feb 2021
Grande apprezzamento e fiducia dimostrati dal mercato degli investitori nei confronti della Repubblica di San Marino. In poche ore sono stati piazzati oltre 300 milioni di obbligazioni, un risultato inaspettato.

Questa mattina è stato emesso il Titolo di Stato di durata triennale sul mercato finanziario; alle 9.30 i Segretari di Stato Gatti e Beccari hanno dato formalmente il via alla raccolta degli ordini con una richiesta iniziale di 300 milioni a un tasso del 3,75% rimanendo in attesa delle reazioni della piazza finanziaria. L’asticella si è subito alzata in senso positivo perché in poche ore sono state raccolte numerose offerte per 1 miliardo e 400 milioni di Euro. Stante la grande richiesta, l’offerta inziale è stata allargata a 340 milioni che ha consentito un abbassamento del tasso finale al 3,25%. Si tratta di un momento storico per la Repubblica di San Marino: a questa operazione le Segreterie competenti lavoravano da mesi e ha richiesto un impegno tecnico importante; il Paese infatti non aveva una storia precedente nell’emissione del debito pubblico internazionale e quindi ci si è impegnati a fondo per mesi per costruire una corretta strategia di approccio al mercato. La decisione definitiva da parte del governo di partire con l’operazione è arrivata solo dopo aver messo a punto alcuni interventi prioritari che non sono passati inosservati al mercato: la conversione del 5TER in un debito irredimibile che ha permesso di consolidare la situazione in Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, l’analisi dell’economia sammarinese che si è dimostrata piuttosto resiliente in un momento molto delicato e l’impegno profuso dal Governo nel contenere gli effetti negativi del COVID. Tutte queste condizioni hanno permesso agli investitori internazionali di guardare con fiducia al futuro e credere nella ripartenza economica del Paese. Marco Gatti (Segretario di Stato per le Finanze): ‘Siamo stati ripagati delle politiche messe in campo dal Governo su Cassa di Risparmio, della scelta di non ricercare l’obiettivo del prestito a qualunque costo ma di avere pazienza nell’attendere il momento migliore per piazzare il Bond e soprattutto alle condizioni che sarebbero state per noi sostenibili. Sicuramente ci ha aiutato in questo aver ricercato e ottenuto, nei mesi precedenti, un prestito ponte che da parte di alcuni è stato criticato ma che invece è stato uno strumento utile attenzionato dagli investitori. La sommatoria di questi aspetti favorevoli ha permesso all’operazione un grandissimo successo e, posso affermare, al di sopra delle nostre più rosee aspettative. Si tratta di un traguardo importante perché da oggi la nostra piccola Repubblica ha la consapevolezza che può ricorrere in caso di bisogno al mercato internazionale per finanziarsi, perché siamo un paese apprezzato. Ora dobbiamo fare un altro lavoro importante che è quello di non sprecare queste risorse ma utilizzarle per sostenere i nostri operatori economici ma anche per generare nuove economie e rendere possibile i progetti di riforma strutturale che il Paese necessita da anni. Luca Beccari (Segretario di Stato per gli Affari Esteri): ‘Hanno risposto quasi 180 investitori istituzionali diversi. Penso che sia un risultato più che apprezzabile; il bond verrà quindi polverizzato su un larghissimo numero di investitori, tutto ciò dimostra che vi è stato un apprezzamento generale e diffuso alla nostra economia da parte di tutto il mercato, questo conferma la capacità per la Repubblica di San Marino di proporsi su un piano internazionale fino a ieri mai esplorato. E’ stata un’occasione – prosegue Beccari - che ci ha fatto capire ancora di più quali sono le aree più importanti di intervento sulla nostra economia. Non è possibile sostenere lo sviluppo senza risorse provenienti dall’esterno, senza nuova finanza e ossigeno che abbassano il debito interno. Per operare riforme e interventi ci vuole stabilità finanziaria, non possiamo abbassare la guardia ma sicuramente oggi abbiamo ricevuto un segnale significativo.’

Cs Congresso di Stato


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