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“Il silenzio fa rumore”: flash mob del SILB-Fipe in piazza Montecitorio a Roma

10 giu 2020
“Il silenzio fa rumore”: flash mob del SILB-Fipe in piazza Montecitorio a Roma

“Il flash mob organizzato da SILB-Fipe a Roma volutamente non è stata un’adunata, ma ha visto partecipare i presidenti regionali e provinciali della nostra associazione insieme ad un centinaio di gestori dei locali e lavoratori del settore intrattenimento. Nel corso della mattinata scandita dallo slogan “Il silenzio fa rumore” – spiega il presidente del Silb-Fipe Emilia Romagna, Gianni Indino - si sono visti deputati e senatori dell’opposizione, dalla romagnola Raffaelli, a Salvini, Gasparri e Borgonzoni, che hanno ascoltato le nostre richieste e le nostre proposte per la ripartenza del settore. Purtroppo invece non si è visto nessun membro della coalizione di governo. Un segnale preoccupante per noi, che avremmo auspicato un interessamento, anche solo con la promessa di fissare un incontro nelle sedi istituzionali. Siamo già stati ascoltati dalle Commissioni, è vero, ma di quelle audizioni non abbiamo avuto riscontro: pensiamo sia giunto il momento di essere ascoltati dal premier Conte e da Fransceschini, nostro ministro di riferimento, ai quali vorremmo ribadire le nostre istanze. Confermiamo dunque l’assoluta necessità da parte delle istituzioni di un tempestivo e adeguato ristoro dei danni subiti per la forzata e perdurante chiusura delle attività, lo stralcio delle imposte e la garanzia di un congruo contributo a fondo perduto. Intanto oggi sono state rese pubbliche le linee guida per la riapertura dei locali da ballo da parte della Conferenza delle Regioni. Rispetto al protocollo da noi proposto alcuni aspetti sono stati accolti, altri meno: ora confidiamo nella Regione Emilia Romagna, che con l’assessore Corsini si è sempre dimostrata attenta alle esigenze del nostro mondo, affinché si possa arrivare ad altri risultati. Di queste linee guida soprattutto non ci spieghiamo i 2 metri di distanza da tenere in pista, oltre a dover rimanere con la mascherina. A maggior ragione perché si impone di ballare solo all’aperto, cosa che permetterà di riaprire solamente ad alcuni locali facendo così figli e figliastri. A Rimini ad esempio non potranno riprendere l’attività locali storici come l’Altromondo Studios, il Cocco, il Carnaby o il Life. Speriamo davvero in un ravvedimento su questi e su altri punti, come l’impossibilità di servire da bere al bancone, cosa possibile ad esempio nei bar mantenendo il dovuto distanziamento. Avere una base di ripartenza dopo mesi di buio e silenzio assoluto da parte delle istituzioni, permetterà almeno di far riaprire i locali che si sono attrezzati per un’offerta diversa dal ballo, ad esempio la cena-spettacolo. Il nostro compito sarà di fare rispettare le regole, anche quelle che non riteniamo congrue, ma speriamo ancora in qualche cambiamento, soprattutto se nei prossimi giorni continueremo ad essere confortati dai dati sui contagi che continuano ad essere in calo costante. Auspichiamo dunque un intervento della Regione e, perché no, a breve anche in un’apertura totale sempre continuando a comportarci con la massima attenzione”.


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