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LABDEM: "La competitività di sistema passa attraverso la riduzione della burocrazia e la semplificazione normativa"

3 gen 2016
LABDEM: "La competitività di sistema passa attraverso la riduzione della burocrazia e la semplificazione normativa"
LABDEM: "La competitività di sistema passa attraverso la riduzione della burocrazia e la semplificazione normativa"
Parlare di “sburocratizzazione” o di “Paese a burocrazia zero” diventa uno slogan vuoto se tali concetti non vengono calati in un contesto di norme certe, che si coordino fra loro e che siano applicabili. Purtroppo, infatti, negli ultimi anni l’attività del legislatore è stata contraddistinta da un’evidente ipertrofia normativa che sta minando alla radice il fondamentale principio della certezza del diritto. I professionisti e gli operatori economici stanno da tempo lamentando l’inapplicabilità di tante norme in svariati settori. Sono molteplici gli esempi di provvedimenti che hanno aumentato la discrezionalità e l’opacità, a partire dalla “riforma” del commercio del 2010 che, introducendo vincoli e balzelli di ogni tipo, nulla ha a che vedere con l’affermazione della libertà di impresa.
Occorre avere il coraggio di eliminare ed abrogare tutti quei passaggi discrezionali ed arbitrari - che poi danno luogo a tante degenerazioni sociali - come le autorizzazioni della Commissione Commercio, dei Comitati d’Esame e delle tante Commissioni di natura politica dove prevalgono vecchie logiche di potere e conservazione. Pertanto LABDEM propone di abrogare il Consiglio dei XII per le autorizzazioni ad acquistare immobili, di cancellare il potere concessorio e revocatorio del Congresso di Stato e di togliere alla Commissione Esteri la competenza di concedere le residenze anagrafiche.
L’eliminazione delle autorizzazioni politiche preventive non deve essere interpretata come mancanza di controlli. In tale ottica, è necessario ed urgente per la sicurezza dell’intero sistema creare un apposito ufficio a cui demandare controlli preliminari su chiunque intenda entrare nel nostro paese per investire o per fare impresa. Questo ufficio dovrebbe avere l’obbligo di dare una risposta in un termine congruo e prestabilito, fornendo una sorta di “certificazione di qualità e di sicurezza dell’investitore”. Ciò comporterebbe un vaglio preventivo di primaria importanza oltre che un ausilio enorme per professionisti, operatori finanziari ed altri operatori di settori sensibili.
Come già affermato in premessa, non è ipotizzabile richiamare investitori esteri se non vi è la certezza del diritto e se non si riesce a dare una visione di insieme per garantire la possibilità di sviluppare un progetto economico.
Serve un quadro normativo certo e per questo motivo LABDEM chiede di lavorare da subito alla creazione di testi unici:
in materia societaria, commerciale e di rilascio di licenze;
in materia di diritto del lavoro; in materia tributaria. A tal fine è opportuna l’istituzione di un ufficio legislativo, che abbia le competenze per redigere una legge, senza lasciare alla singola segreteria di stato la possibilità di ergersi a legislatore, senza averne le competenze, senza conoscere le tecniche legislative, senza avere la conoscenza della normativa complessiva in vigore nel settore o in settori affini.

UFFICIO STAMPA
LABORATORIO DEMOCRATICO (Associazione Politico-Culturale)

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