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Libera: Canti ordina e dispone

5 giu 2022
Libera: Canti ordina e dispone

Di recente, abbiamo assistito ad una interessante innovazione lessicale nelle delibere che Stefano Canti, l’allievo prediletto dell’uomo politico sammarinese più potente del momento, propone al Congresso di Stato. In due recenti delibere proposte da Canti, infatti, è comparsa una nuova e peculiare locuzione: Ordina e dispone. Questa locuzione dal tono perentorio ma anche un tantino arcaico (provino i lettori ad immaginarla pronunciata con piglio deciso, portamento impettito, busto leggermente inclinato in avanti e mani saldamente appoggiate ad una balaustra), non era mai stata utilizzata prima d’ora dal Congresso di Stato. In realtà a noi vicine, i Sindaci spesso la utilizzano nell’emissione di ordinanze su questioni contingenti ed urgenti, legate alla salute e all’ordine pubblico. Ciò ovviamente avviene in forza di leggi che regolamentano i loro poteri e specificano le casistiche in cui atti cogenti e immediatamente attuativi possono essere adottati.

Il nostro Canti, oops, Segretario Canti (sappiamo quanto ci tenga), con la copertura del Congresso di Stato, ha avuto la brillante idea di mutuare l’Ordina e dispone da quel tipo di atto, per decidere direttamente su attività specifiche dell’AASLP, dimenticando una serie di dettagli: che nella Repubblica di San Marino il potere esecutivo del Congresso di Stato è regolamentato da norme che vanno rispettate anche dallo stesso Congresso di Stato; che la seconda “A” di AASLP sta per Autonoma; che l’AASLP ha un Consiglio di Amministrazione, degli Organi di controllo, un Direttore e dei Settori tecnici, tutti doverosamente vocati all’attuazione degli indirizzi politici assegnati dal Governo, ma con la responsabilità di definire i modi e tempi tecnicamente ed economicamente migliori. In una di queste delibere, la n.31 del 2 maggio scorso, tra le altre cose il Congresso di Stato “Ordina e dispone… …di provvedere alla riparazione della vibrofinitrice (oggi posta in vendita)”. Obiettivamente, se non ci fossero le altre cose, a parte lo sdegno per una grave questione di metodo, immaginare il Segretario Canti che con il piglio di cui dicevamo all’inizio, ORDINA E DISPONE CHE LA VIBROFINITRICE SIA RIPARATA, farebbe più che altro sorridere.

Purtroppo, però ci sono anche le altre cose. E queste hanno a che fare con centinaia di migliaia di euro prelevati dal bilancio dello Stato per la manutenzione delle strade ed utilizzabili in modi ben diversi e afferenti a culture opposte in merito alla definizione delle priorità: quella di Canti e di chi prima di lui si era guadagnato consenso e potere decidendo con delibere del Congresso di Stato quali strade asfaltare (in qualche caso veniva indicata non solo la via ma anche il numero civico); e quella di chi, credendo nella necessità di allocare al meglio le risorse sempre più esigue, per garantire strade più sicure, da anni ha collaborato con l’Università di San Marino per definire in modo oggettivo, per ogni strada, indici di priorità (legati allo stato di usura del manto stradale, ma anche ai livello di traffico e al tipo di servizio) su cui definire la programmazione degli interventi. Le altre cose contenute nella delibera hanno anche a che fare con mandati conferiti al Rettore dell’Università affinché siano rimpiazzati gli attuali membri del Consiglio Direttivo del Centro di Ricerca e Didattica che si occupa delle prove sulla qualità delle pavimentazioni stradali, indicandogli in quali ambiti si dovessero ricercare i sostituti. Ai colleghi di maggioranza vorremmo ricordare le parole di Montesquieu: “Chiunque abbia potere è portato ad abusarne; egli arriva sin dove non trova limiti […]. Perché non si possa abusare del potere occorre che […] il potere arresti il potere”. Ognuno faccia la sua parte.

P.S. Nei prossimi giorni avremo modo di informare con maggiori dettagli la cittadinanza di quanto sopra riportato, ma anche di molto altro che ci viene segnalato: dai cortocircuiti nell’amministrazione dovuti alle continue ingerenze di chi “ordina e dispone” per le vie brevi; a come siano sistematicamente allontanati, de-mansionati o licenziati coloro che non si allineino con solerzia agli ordini; al protrarsi di alcune cruciali sovrapposizioni di ruolo senza giustificazione alcuna; a discutibili metodi di arruolamento del personale; a mobilità interne agli uffici gestite ad personam; al fallimentare cambio di indirizzo nella gestione dei rifiuti; allo stentato avvio del biologico; alle mirabolanti opere “prioritarie”, “strategiche” e “di interesse nazionale”, alle tante menzogne propugnate a mezzo stampa e ai microfoni del consiglio; e, dulcis in fundo, a come colui che ordina e dispone vorrebbe gestire il PRG.

Libera – San Marino





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