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“Per l’Università di San Marino inaugurare l’Anno Accademico con Riccardi sarà una conferma del percorso nell’impegno sociale”

13 ott 2021
“Per l’Università di San Marino inaugurare l’Anno Accademico con Riccardi sarà una conferma del percorso nell’impegno sociale”

Il Rettore interviene in vista della cerimonia del 19 ottobre insieme all’ex ministro, in prima linea per pace e dialogo internazionali “Ospitare Andrea Riccardi, che si è distinto non solo in ambito scientifico e accademico, ma anche per la sua attività su temi sociali scottanti, significa confermare e proseguire con coerenza ed efficacia nel percorso che ci vede da tempo coinvolti in iniziative e corsi rivolti all’impegno sociale”. Così il Rettore dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, Corrado Petrocelli, interviene in vista della partecipazione dello storico, ex ministro italiano per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2021 - 22 dell’Ateneo sammarinese. Durante l’evento, in programma dalle ore 15 di martedì 19 ottobre al Centro Congressi Kursaal, Riccardi terrà una lectio magistralis e riceverà il titolo di dottore di ricerca honoris causa in Scienze Storiche.

“Invitare un testimone di questo calibro - spiega Petrocelli - ci è sembrato congruente alla luce di iniziative e progetti come la nostra recente disponibilità ad accogliere studentesse afgane, alla collaborazione con l’ONG Mediterranea Saving Humans sul tema dei migranti e all’organizzazione del convegno Designing Civic Consciousness”, con il quale nel 2018 il Titano ha accolto designer, filosofi e storici da tutto il mondo per discutere dell’educazione civica e delle sue prospettive. “Riccardi - ricorda infine il Rettore - è già stato coinvolto nelle nostre attività come docente della Scuola Superiore di Studi Storici”. Presidente della Società Dante Alighieri e fondatore, nel 1968, della Comunità di Sant’Egidio, ha ricevuto una serie di riconoscimenti dovuti al suo impegno per la pace e il dialogo, anche con ruoli di mediazione per la risoluzione di conflitti nel continente africano e in Centro America, come il Premio Carlo Magno. Nell’occasione è stato definito “un esempio straordinario di impegno civile in favore di un’Europa più umana e solidale all’interno e all’esterno delle sue frontiere”.





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