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Rete: il Bilancio previsionale dello Stato 2021 è una sfida per l’intero Paese

3 dic 2020
Rete: il Bilancio previsionale dello Stato 2021 è una sfida per l’intero Paese

L’eredità che abbiamo ricevuto è pesantissima, con l’aggravante di una pandemia mondiale che ha complicato i già seri problemi di criticità strutturale. Dobbiamo fare i conti con 9 miliardi di liquidità bancaria persa in 12 anni, di cui 1 miliardo negli ultimi tre anni; con un debito pubblico iscritto a bilancio per 360 milioni a cui si devono aggiungere 450 milioni di perdita di Cassa di Risparmio; 300 milioni di credito d’imposta a favore delle banche; 200 milioni almeno per il crac di Banca CIS; 30 milioni del disavanzo strutturale del Bilancio dello Stato; 86 milioni di sbilancio dell’ISS per garantire la sanità pubblica; 28 milioni per pareggiare i Fondi Pensione. Si tratta di far fronte ad un buco di almeno 1.454 milioni! È il caso di rilevare che degli 86 milioni di spesa per il welfare ne erano iscritti a bilancio solo 71 e che negli ultimi tre anni la spesa è aumentata di 20 milioni, di cui 4,5 milioni sono la conseguenza della legge sulla dirigenza medica. Inoltre, il salvataggio di Cassa di Risparmio ha avuto un costo enorme che è diventato debito pubblico, ma la nuova gestione ha già portato correttivi importanti sui costi di gestione e ha elaborato un Piano Industriale con l’obiettivo di portare il bilancio a pareggio già dal prossimo esercizio. Il titolo irredimibile previsto nella legge di Bilancio potrà essere utilizzato per migliorare il conto economico. In sostanza, invece di gravare per oltre 40 milioni annui sulla cassa statale, peserà solo per l’importo degli interessi quantificati in circa 9 milioni. Infine è importante un approfondimento sul bilancio AASS, che dai 16 milioni di avanzo a consuntivo 2018 è passata a 1,6 milioni nel 2020 e a 800 mila euro nella previsione del 2021. Di fronte ad una situazione tanto critica e pericolosa è importante che il “prestito ponte”, impostato dal governo, sia concordato ad un tasso di interesse contenuto e che non sia utilizzato per la spesa corrente, in quanto va restituito tra un anno. Riteniamo altresì fondamentale che si applichi un rigore selettivo nella spesa da parte delle Segreterie di Stato, affiancato da un piano organico di riforme e di interventi strutturali che favoriscano la ripresa dell’economia e mettano in sicurezza il Paese. Anche se il contesto locale e internazionale è davvero difficile e complesso, l’impegno di RETE sarà realistico e deciso, perché la proposta della legge di Bilancio 2021 presenta ampie aree di miglioramento per quanto riguarda l’equilibrio finanziario, la politica economica, le poste di spesa, nonché le materie completamente estranee ai conti pubblici. Il nostro esclusivo intendimento è quello di avviare il risanamento della finanza pubblica, di organizzare la cooperazione con Stati amici a partire dall’Italia, di realizzare una crescita ecosostenibile, di creare nuovi posti di lavoro e rafforzare lo stato sociale.

Movimento RETE


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