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Rete. La memoria dell’Olocausto è di tutti

25 gen 2024
Rete. La memoria dell’Olocausto è di tutti

Ricordare la Shoah durante il genocidio in corso in Palestina, ci fa precipitare in una realtà distopica. A scanso di confusioni vale ribadire l’unicità della Memoria della Shoah, per la quale è stata istituita la Giornata del 27 gennaio, anniversario dell’entrata dei soldati russi nel campo di sterminio di Auschwitz, il 27 gennaio, appunto, del 1945. Un giorno che ha tolto definitivamente il velo all’orrore perpetrato nel cuore dell’Europa, lo sterminio programmato e motivato lucidamente dal regime nazista. Ricordare, insegnare nelle scuole, migliorare le leggi affinché non discriminino in base a genere, etnia, religione; commemorare la tragedia dell’Olocausto deve servire ad impedire che si ripeta. Altrimenti anche una ricorrenza importante come la Giornata della Memoria viene svuotata del monito e del significato che si propone di diffondere. Uno degli slogan della giornata della Memoria è “Never again” che significa “Mai più”. Quel “Mai più” deve comprendere tutti, anche i Palestinesi. E a dirlo sono soprattutto gli ebrei, i rabbini, i figli di chi i campi di concentramento li ha vissuti sulla propria pelle e che contestano, protestano, marciano contro il progetto sionista del governo di Israele diretto a cacciare i Palestinesi dai loro territori, negando loro il diritto all’autodeterminazione e i più basilari diritti umani, appropriandosi delle risorse, sterminando famiglie, vessando la popolazione sottoponendola ad un regime militare di apartheid. La memoria che celebriamo il 27 gennaio è quella di tutti, e porta con sé la lotta ad ogni tipo discriminazione, dall’antisemitismo all’islamofobia; serve a ricordare tutte le vittime dell’Olocausto (oltre agli ebrei, gli omosessuali, i rom, i disabili, i dissidenti …). Scrive la storica Anna Foa:”La memoria della Shoah è di tutti, per insegnare a tutti ad evitare altri genocidi, razzismi, antisemitismi. E il fatto che finora non ci sia riuscita, che i genocidi e i crimini di guerra abbiano continuato a succedersi di fronte ai nostri occhi troppo spesso distratti, non annulla questo impegno, semmai lo rende più urgente.” Come ogni anno, a San Marino sono previsti tanti eventi e attività di sensibilizzazione. Invitiamo la popolazione a prendervi parte.

Movimento RETE





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