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Riflessioni dal raduno della Costituente

28 giu 2016
Riflessioni dal raduno della Costituente
Le ragioni che hanno messo in moto la costruzione della Costituente dei Riformisti sono ormai fin troppo note. E’ da un anno e mezzo che si lavora per superare la dannosa frammentazione della sinistra sammarinese, che ne ha pericolosamente frenato la spinta riformista.
La risposta a questa lacuna, che avvolge la realtà socio-economica-istituzionale del nostro Paese, si è avuta domenica 26 giugno, in occasione dell’incontro fra esponenti della Costituente dei riformisti, aperta anche a iscritti e simpatizzanti delle diverse forze politiche interessate alla crescita di questo nuovo, importante e fondamentale percorso.

Lo si è percepito chiaramente ascoltando ed accogliendo i commenti e i giudizi che i diversi gruppetti di partecipanti alla giornata hanno espresso, soprattutto nel condividere gli obiettivi della Costituente, della sua forza riformatrice, per rimettere il nostro Paese in carreggiata.

Spigolando tra gli interventi delle diverse forze politiche della Costituente, sono risuonate chiare tutte le problematiche che hanno annebbiato in diverse occasioni le scelte della politica, ma anche – e soprattutto- quanto sia necessaria per il Paese una forte sinistra riformista, che sappia dare concretezza alle parole e sappia trovare soluzioni per le emergenze. In poche parole, è stata descritta l’essenza stessa di chi è ‘riformista’: mettersi al servizio del Paese con un dialogo franco e continuo con la comunità della Repubblica, sulla necessità di una continua e costante solidarietà, onestà, competenza, necessari a risolvere i problemi del presente e a costruire le basi per il futuro.
Gli interventi hanno affrontato pure la questione delle alleanze, auspicabili solo con chi possiede un forte Dna riformista.
Frasi e concetti che non sono stati isolati, riassumibili in semplici ed esaustivi pensieri: il cittadino tra le priorità vede l’ambiente e la lotta all’evasione fiscale. Lascia in coda alle sue necessità la politica ed i partiti, così come sono attualmente costruiti. Un dato di fatto che testimonia quanto i partiti vecchia maniera spesso siano scollegati dalla vita reale. Ed è questo un elemento base che la Costituente dei Riformisti vuol cambiare.
La Costituente nel corso della giornata di lavoro ha rimarcato che la vocazione della sinistra è stata e sarà sempre quella di unire e di anticipare il futuro nelle idee e nei programmi.
Le formazioni politiche che ne fanno parte non si sono mai demoralizzate, sono andate avanti nella ricerca di un denominatore comune, di un progetto unitario per raccogliere la sfida del domani e dare un’opportunità alla nostra comunità.
La Costituente ha costruito un progetto su cui credere, scommettere e renderlo disponibile al Paese.
Una via percorribile solo se si riusciranno a creare le condizioni per un percorso aperto alle diverse forze che vorranno far parte di questo progetto. Sarà possibile solo con una lista aperta a tutte le forze riformiste, progressiste e democratiche del nostro Paese.
Si ripetuto spesso: “Dobbiamo far tesoro delle esperienze del passato per comprendere il presente e costruire così il futuro. Le alleanze si fanno attraverso i contenuti”. Come dire “la ragione deve dominare la pancia”.
Si è sottolineato che la Costituente ha come obiettivo finale il divenire un soggetto unico, passando prima attraverso una lista unica. Il tutto sarà maggiore della sommatoria delle parti e degli aderenti. Deve essere un’ idea nuova che procede ben oltre gli schemi classici. Le scelte che la Costituente farà dovranno aver un peso socio-economico positivo sulle generazioni del futuro. Queste non dovranno essere le vittime di scelte non fatte da noi oggi.
Quindi serve un soggetto unico, forte, in grado di mantenere le promesse.
Si è parlato anche dell’importanza della comunicazione, del il confronto diretto con le persone. La Costituente deve dire le cose come realmente stanno. Non siamo un’isola, quindi non è solo la realtà del Paese da tener presente, ma anche quella che ci circonda: ogni scelta d’oltre confine si ripercuote su nostro Paese imponendoci delle valutazioni.
Conclusione naturale: dobbiamo rispondere al populismo, con un sano dibattito politico, dobbiamo guidare questo processo, dobbiamo essere chiari sul percorso che andremo compiere.
Sta proseguendo il sondaggio sul nome che la Costituente dei Riformisti si darà. Il suo biglietto da visita per quella che sarà la prima lista unica. Una scelta che non sarà imposta dall’alto, ma condivisa da chi vorrà dare il proprio contributo e la propria preferenza.
Il voto potrà essere esplicitato fino al 4 luglio anche attraverso la pagina Facebook de “La Costituente dei Riformisti” https://www.facebook.com/costituentedeiriformisti/, attraverso il sito http://costituentedeiriformisti.blogspot.com/ e tramite email all’indirizzo costituentedeirifomisti@gmail.com

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