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Sulla "vicenda targhe" si spinga sull'acceleratore

15 mag 2019
Sulla "vicenda targhe" si spinga sull'acceleratore

La Segreteria di Stato agli Affari Esteri riconosce l’impegno delle autorità italiane di Governo per individuare una soluzione ai disagi conseguenti al “Decreto sicurezza” e le esorta ad abbreviare il più possibile i tempi per la sua adozione I tempi della politica raramente coincidono con quelli dell’impresa o con quelli dei privati cittadini, che a buon diritto vorrebbero vedere risolti i loro problemi in tempi rapidi o perlomeno accettabili. Da diversi mesi la cosiddetta “questione targhe”, innescata dal “Decreto sicurezza” voluto dal Governo italiano, grava pesantemente sulla vita dei sammarinesi, in particolare sull’esercizio dell’attività produttiva e delle relazioni commerciali fra i due Paesi e i rispettivi soggetti economici. Nella piena consapevolezza delle ricadute che ne sarebbero derivate, la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri si è mossa mettendo in campo tutti gli strumenti a disposizione, di carattere politico, giuridico e diplomatico, coinvolgendo come noto le Ambasciate dei due Stati e sollecitando direttamente i Ministeri degli Interni, degli Esteri e dei Trasporti, oltre a numerosi altri esponenti dell’esecutivo e del parlamento italiano. “Abbiamo accolto con favore e soddisfazione le dichiarazioni dei Sottosegretari all’Interno e del Viceministro ai Trasporti, che annunciano la possibilità di risolvere a breve la questione che coinvolge, oltre che San Marino, anche Monaco e Svizzera. Nell’auspicio che il provvedimento risolutivo sia effettivamente in dirittura d’arrivo, come è dato di poter ritenere attraverso i numerosi contatti con la controparte italiana, si evidenzia altresì che già da tempo sono state portate a conoscenza delle competenti Autorità italiane l’esistenza di accordi bilaterali vigenti cui potersi richiamare per la risoluzione della pesante situazione venutasi a creare. Siamo profondamente grati a tutti i soggetti che si sono adoperati per ricercare una soluzione percorribile in tempi brevi ad un problema che vede crescere ogni giorno di più i disagi e le complicazioni, soprattutto per gli operatori economici; allo stesso tempo siamo a rinnovare con decisione l’auspicio che si dia attuazione al più presto agli atti necessari per una deliberazione definitiva, che possa porre fine a questa incresciosa situazione e all’emanazione di un provvedimento in grado di recepire le istanze ripetutamente avanzate dal nostro Paese”.


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