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USL: emergenza neve e non solo deve avere protocolli chiari, ora non è così

23 gen 2023
Mattia Marzi
Mattia Marzi

È questa la piaga che abbiamo visto affliggere un po’ tutti i Governi, quella di non avere protocolli chiari, aggiornati e condivisi. È infatti un dato di fatto che d’inverno a San Marino possa nevicare anche copiosamente, partendo da questo presupposto è inconcepibile che condizioni meteo avverse vengano sempre gestite in via estemporanea, senza piani prestabiliti e a volte con diversità nell’approccio agli stessi. Da tempo la Federazione Pubblico Impiego di USL chiede di metter mano a un protocollo generale che chiarisca bene cosa devono fare i servizi, gli uffici e soprattutto i lavoratori in caso di neve o eventi atmosferici, calamità naturali ed altre situazioni emergenziali. Ne consegue che i lavoratori della PA, di volta in volta, vengano trattati con regole differenti in base alla sensazione del momento. È comprensibile, ad esempio, chiudere le scuole per la sicurezza degli studenti a causa della neve, ma la sicurezza dei lavoratori TUTTI? Capiamo che nel privato ogni azienda per i suoi lavoratori adotti le proprie soluzioni in caso di neve. Ma la PA non è un'unica “azienda”? E per i suoi lavoratori non è giusto che venga adottata una soluzione strutturata che tuteli e garantisca un trattamento univoco? Noi riteniamo di sì e sicuramente quello a miglior favore. È proprio per garantire a ogni lavoratore un giusto trattamento e ad ogni emergenza il giusto e strutturato approccio, che urge mettere a punto un protocollo operativo da concordare con le Organizzazioni sindacali. Come FPI - USL questa mattina ci siamo quindi subito mossi per ripresentare quanto già più volte proposto in tal senso. Non può mancare un ringraziamento a tutti quei lavoratori che in questi giorni stanno operando al freddo per liberare le strade e regolare il traffico, diminuendo il più possibile i disagi.

Cs FPI - USL






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