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Usl: "Riforma mercato del lavoro e sviluppo"

1 lug 2020
Usl: "Riforma mercato del lavoro e sviluppo"

Dopo gli ultimi mesi in cui i tanti lavoratori occupati in questo paese hanno subito forti ed improvvise conseguenze negative, sia in termini di perdita del posto di lavoro sia di perdita di una parte importante del proprio reddito da lavoro, è divenuto prioritario attivare un confronto in merito ad una riforma del mercato del lavoro che consenta di affrontare finalmente i tanti aspetti che ancora attendono una soluzione, al fine di tramutarli in reali opportunità. Stiamo assistendo a notevoli cambiamenti del mondo del lavoro, dovuti alle innovazioni tecnologiche, a cambiamenti ambientali e climatici, alle nuove richieste imposte dalla globalizzazione e in ultimo dalla grave emergenza sanitaria che sta cambiando l‘approccio alle varie realtà lavorative. Occorre agire con urgenza per raccogliere le nuove sfide, al fine di costruire un ambiente lavorativo equo, sicuro, inclusivo che miri alla piena occupazione, al lavoro produttivo incentrato sulla persona, ove i diritti e doveri dei lavoratori siano al centro delle politiche economiche, sociali e ambientali. A tal riguardo è indispensabile creare sviluppo ed attrarre investimenti ed investitori in questo Paese attraverso la costituzione di elementi di efficienza a tutti i livelli e migliorare l’incrocio tra domanda ed offerta di lavoro che in maniera efficace consenta di collocare al meglio e rapidamente le persone al lavoro e dall’altra crei percorsi costanti di formazione-aggiornamento professionale per chi è in cerca di occupazione. Da tempo chiediamo come USL che a livello normativo si incentivi l’ingresso nel mercato del lavoro delle donne, anche attraverso l’adozione di strumenti di flessibilità di orario che consentano a quest’ultime di poter coniugare più facilmente il loro ruolo sociale e familiare con gli impegni lavorativi. Solamente attraverso un miglior connubio tra tempi di vita e di lavoro si potrà infatti realmente incentivare l’occupazione femminile nei vari settori, che al momento invece risulta particolarmente penalizzata. “Sarà infatti determinante- afferma il Segretario Industria ed Artigianato Enrico Biordi- da una parte non lasciare indietro questa come nessuna altra categoria di lavoratori, quali ad esempio giovani e persone con abilità residue, ed incentivarne il più possibile l’occupazione e l’ingresso nel mondo del lavoro, ma dall’altra lo sarà altrettanto gettare le basi per creare i tanti posti di lavoro che purtroppo in questi ultimi mesi sono andati perduti”. I tanti lavoratori che recentemente hanno perso il posto di lavoro e sono confluiti negli ammortizzatori sociali di spettanza attendono infatti una risposta in tal senso. Solamente implementando il numero dei posti di lavoro da una parte e garantendo una forza lavoro sempre più formata e pronta a cogliere le opportunità occupazionali dall’altra, sarà possibile tutelare pienamente ed offrire soluzioni ai tanti cittadini e lavoratori di questo paese. 

c.s. Segreteria Industria e Artigianato USL


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