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Zavoli (Upr) sulla "guerra delle multe fra Rimini e San Marino"

23 giu 2016
Roger Zavoli
Roger Zavoli
Fa piacere apprendere dalla stampa che si è riaperto il caso delle sanzioni amministrative estere notificate ai residenti nella Repubblica di San Marino, con qualche consigliere di maggioranza che si è risvegliato sul tema.
Non è una novità, il comune di Rimini spesso si lamenta delle migliaia di sanzioni elevate veicoli con targa RSM. Noi ci lamentiamo delle migliaia di sanzioni amministrative elevate a veicoli con targa estera non pagate.
Ma c’è un punto in questa bagarre estiva che ha anche risvegliato l’associazione dei consumatori.
Chi paga cosa?
Notificare o riscuotere ha un costo?
Nessuno si chiede perché l’Amministrazione sammarinese ha notificato e riscosso gratis sanzioni amministrative estere.
La stessa Amministrazione che chiede soldi per qualsiasi documento o certificato chiesto da cittadini o imprese.
La legge 22 2015 n.189 all’art.43 “Riscossione sanzioni amministrative estere” prevede che:
“La riscossione di sanzioni amministrative in applicazione di convenzioni internazionali è gravata da un diritto amministrativo pari al 10% del valore della sanzione. L’Ufficio del Registro e Conservatoria provvede alla applicazione della presente norma in sede di corresponsione delle somme alla amministrazione estera”.
Ci piacerebbe sapere se è stato dato seguito a questa norma, proposta da UPR e approvata dal Consiglio Grande Generale. Se il Governo ha valutato tutti gli aspetti relativi alle notifiche, al recupero degli oneri che l’Amministrazione sammarinese sostiene per tutti gli adempimenti burocratici eseguiti.

Roger Zavoli consigliere UPR:
“C’è anche l’aspetto del recupero delle somme dovute all’Amministrazione sammarinese.
UPR aveva presentato sul tema emendamento alla finanziaria 2016:
Art. 36 bis (Riscossione sanzioni amministrative)
1. Le sanzioni amministrative irrogate a forensi sono obbligatoriamente trasmesse dall’ente accertatore al Servizio di Esattoria Unica di Banca Centrale per la riscossione.
2. Banca Centrale della Repubblica di San Marino è autorizzata a sottoscrivere appositi accordi di collaborazione con gli enti esteri preposti alla riscossione delle somme predette.
L’emendamento naturalmente è stato respinto. Troppo semplice, recuperare le multe estere utilizzando il Servizio di Esattoria Unica. Con questo si è di nuovo certificato la non volontà di recuperare le somme dovute all’Amministrazione. L’atteggiamento è curioso in un momento di difficoltà del bilancio pubblico. Non si può però continuare a fare finta di niente su un tema all’attenzione dell’opinione pubblica e della politica. Il Governo partecipa a Ginevra a una conferenza internazionale per la sicurezza stradale, ma non ha tempo o non riesce a chiudere la “guerra delle multe fra Rimini e San Marino”. Mi sfuggirà qualcosa, ma ritengo sia interesse di San Marino e delle amministrazioni del circondario di regolare e chiudere una questione che ormai sembra una barzelletta.
UPR ha proposto soluzioni concrete – ora vorremmo sapere se il Governo ha voglia di affrontare il tema, oppure aspettiamo la prossima estate e la nuova ondata di notifiche che indigna politici e cittadini. Notificare le multe costa. Lavorare gratis per soggetti esteri ai quali arrivano le somme riscosse e poi essere dipinti come i furbetti delle multe è una cosa che non accetto, soprattutto se è la conseguenza della latitanza del Congresso di Stato sul tema.”

Comunicato stampa
Unione per la Repubblica

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