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Criminal Minds: l'incriminazione di Bianchini per riciclaggio perde consistenza

18 mar 2013
Criminal Minds: l'incriminazione di Bianchini per riciclaggio perde consistenza
Criminal Minds: l'incriminazione di Bianchini per riciclaggio perde consistenza
Non è una sentenza di assoluzione, è bene chiarirlo; ma la decisione del Tribunale del Riesame di Rimini, rappresenta certo una buona notizia per Marco Bianchini. Il Presidente Giorgio Barbuto, e i Giudici a latere Ferraro e Ceccarelli, hanno respinto l'appello del PM Bertuzzi che chiedeva il sequestro preventivo di 780.000 euro. Secondo l'accusa questi soldi sarebbero stati provento della bancarotta fraudolenta realizzata da Claudio Vitalucci; denaro che poi sarebbe stato restituito allo stesso Vitalucci, tramite una serie di operazioni contabili da Bianchini, con la collaborazione di Ricciardi e Platone. Teorema che non ha convinto i Magistrati del Tribunale del Riesame secondo i quali “gli elementi desumibili dalle indagini svolte non paiono lasciare spazio a ricostruzioni della vicenda che avvalorino la prospettazione accusatoria circa la sussistenza del reato di riciclaggio”. Un punto a favore non indifferente per Bianchini, in vista della fase processuale vera e propria al via il 9 maggio. L'ex patron di Karnak ha sempre negato con decisione le tesi della Procura. Di qualche giorno fa la notizia dell'assoluzione di Livio Bacciocchi: grande accusato di un'altra inchiesta che ha squassato la Repubblica, l'indagine Vulcano. Da ricordare, infine, sempre in merito ad uno dei filoni di Criminal Minds, l'archiviazione dell'indagine per omissione di atti d'ufficio a carico del maresciallo della Gendarmeria, Gabriele Gatti, del collega Bernard Bianchi e del commissario della legge, Manlio Marsili.

Gianmarco Morosini

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