Fallimento Fellini: Ravaioli, ma quale programma criminale

Aeradria e' sempre stata sostenuta dagli amministratori locali in quanto "entita'' di importante valore per la nostra realta' territoriale". Anche l''ex sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli, coinvolto negli ultimi sviluppi del''inchiesta sul crac dell''aeroporto Fellini, trova "non aderente alla realta' dei fatti" l'accusa della Procura di Rimini. D'altronde, rimarca, anche la Comunita' economica europea "ha riconosciuto in passato e recentemente che le societa' aereoportuali, con meno di un milione di passeggeri, non possono sostenersi con introiti autonomi e possono necessitare di aiuti di Stato per il loro esercizio". Ravaioli rigetta anche le accuse di attaccamento alla poltrona e di "aver favorito alcune categorie di operatori turistici". E si riserva di esaminare "tutti i dati tecnici contenuti nel decreto di sequestro, peraltro molto complessi, al fine di entrare nel dettaglio puntuale dei diversi argomenti, naturalmente in collaborazione con il mio legale". Comunque, conclude, "tutte le decisioni sono state prese sulla base di precisi atti formali con gli organismi competenti, tecnici e politici, comunali". L'impegno dell''ex primo cittadino e' sempre stato "rivolto all'interesse della comunita' riminese"
"Tieni botta Andrea". Il sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, esprime "solidarieta''" al collega di Rimini, Andrea Gnassi, indagato insieme ad altre 33 persone per il fallimento di Aeradria. Il primo cittadino cesenate, in una lettera inviata oggi, esprime la sua "sorpresa per la gravita'' dell''accusa rivolta al primo cittadino del citta'' rivierasca e ribadisce la sua stima nei suoi confronti". L''accusa di "associazione a delinquere" e'' a suo dire "abnorme".