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Le parti civili chiedono la condanna di Buriani, Celli, Filippini e Fabbri

Nelle prossime due udienze parola alla Procura del Fisco e alle difese. La sentenza di primo grado attesa il 9 novembre

di Luca Salvatori
3 ott 2023

Ultime udienze per il processo in cui sono imputati il giudice Buriani, l'ex segretario di stato Celli, il direttore de “L'Informazione” Filippini e il giornalista del quotidiano Fabbri: oggi le parti civili hanno chiesto la condanna per tutti.

Nel processo il giudice Alberto Buriani e l'ex Segretario di Stato Simone Celli sono accusati, in concorso, di tentata concussione e, separatamente, di falsa testimonianza; Buriani deve rispondere anche di abuso di autorità e, in concorso con il direttore dell'Informazione Carlo Filippini e del giornalista del quotidiano Antonio Fabbri, di violazione del segreto istruttorio o del segreto d'ufficio. Inizialmente erano quattro procedimenti poi riuniti in unico processo dal Commissario della Legge Adriano Saldarelli. Conclusa l'istruttoria dibattimentale l'udienza odierna è stata caratterizzata dalle requisitorie delle parti civili e cioè l'Eccellentissima Camera – ovvero lo Stato – , Banca Centrale, la Presidente della stessa Catia Tomasetti e gli allora funzionari della vigilanza Paganini e Vitali, e il politico italiano, già consulente di Bcsm, Sandro Gozi.

I fatti al vaglio del giudice Saldarelli si riferiscono al periodo tra il 2018 e il 2019 e in particolare all'indagine aperta e poi archiviata da Buriani nei confronti di Catia Tomasetti e Sandro Gozi e alla concomitante crisi di Banca Cis, sortita nel procedimento di risoluzione, dopo l'opposizione di Banca Centrale alla proposta di acquisto da parte del Gruppo Stratos. Una vicenda estremamente complessa e sfaccettata. Per tutte le parti civili gli imputati sono colpevoli degli addebiti contestati e devono quindi essere condannati penalmente e al risarcimento dei danni e alle spese legali poiché – sostanzialmente – nel loro agire sarebbero stati condizionati, direttamente o indirettamente, dal patron di Banca Cis, l'ingegner Marino Grandoni, e dall'allora direttore dell'istituto Daniele Guidi. Nella prossima udienza, prevista per il 18 ottobre, la requisitoria del procuratore del fisco. Il 9 novembre la parola alla difesa degli imputati e probabilmente la sentenza di primo grado.






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