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Molestie a Palazzo Pubblico: a giudizio il consigliere Giacomo Simoncini

Era stato denunciato da una dipendente della Segreteria Istituzionale. I fatti contestati risalgono all'epoca in cui l'imputato era Capitano Reggente. Lui si è sempre professato innocente: "Non ho fatto nulla di male"

di Luca Salvatori
22 giu 2023

Prima udienza, nel pomeriggio, per il processo – a porte chiuse - in cui Giacomo Simoncini è accusato di molestie nei confronti di una dipendente della Segreteria Istituzionale, all'epoca in cui il consigliere di Npr era Capitano Reggente.

I fatti risalgono a marzo 2022, nell'ultimo periodo del semestre reggenziale di Giacomo Simoncini. Una dipendente della segreteria istituzionale, pochi giorni dopo, denunciò il consigliere di Noi Per la Repubblica, accusandolo di molestie sessuali all'interno di Palazzo Pubblico. Nel pomeriggio la prima udienza del processo che verrà probabilmente dedicata alle questioni preliminari e alla presentazione della lista testi. Oltre alla donna, parte lesa, si sono costituiti parte civile, durante l'istruttoria, l'Authority Pari Opportunità e più recentemente l'Eccellentissima Camera ( cioè lo Stato, ndr). Sulla vicenda è pendente anche un Sindacato della Reggenza ma il Collegio Garante ha sospeso il procedimento in attesa dell'esito in sede penale. Simoncini si è sempre professato innocente e il 1° aprile 2022, appena concluso il semestre reggenziale, diramò una nota in cui affermo di “non aver fatto nulla di male”, lamentando “illazioni”, “malignità” e “speculazioni politiche”, definendole “bieche strumentalizzazioni” lontane dalla verità.





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