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Si è spento Livio Ravagni, 'padre' della bonifica dei calanchi. Il cordoglio di San Marino

Per oltre 30 anni ha lavorato con i tecnici sammarinesi alla salvaguardia del territorio, che nel 2002 gli valse l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine di Sant’Agata.

29 gen 2024
Si è spento Livio Ravagni, 'padre' della bonifica dei calanchi. Il cordoglio di San Marino

Si è spento a Belluno, sua città natale, Livio Ravagni, all’età di 98 anni. Un nome conosciuto in Repubblica dove, nei primi anni '70, su incarico del Governo sammarinese, ha redatto il Piano Generale di Bonifica Calanchiva, con il supporto dei suoi colleghi del Consorzio di Bonifica di Brisighella di cui in quegli anni era il Direttore e dei tecnici sammarinesi operanti nell’Amministrazione dello Stato. Negli anni successivi ha seguito la realizzazione del Piano, collaborando anche alla stesura delle Norme per la bonifica calanchiva, del 1985.

La collaborazione è proseguita fino a metà degli anni 2000 per la supervisione alle attività di manutenzione e completamento delle opere previste dal Piano. In qualità di consulente dei diversi Dicasteri, poi Segreterie di Stato per il Territorio che si sono susseguiti, per oltre 30 anni ha collaborato con Tecnici e Funzionari dell’Ufficio Tecnico Statale, dell’Ufficio Agrario e Forestale e in seguito dell’Ufficio Progettazione, dell’Azienda Autonoma di Produzione e dell’Ufficio Gestione Risorse Ambientali ed Agricole.

Alla competenza tecnica e professionale, viene ricordato per le doti morali, l’umanità, la semplicità nel rapporto professionale e maestro nel trasmettere la scienza e la tecnica nell’ambito della bonifica. La salvaguardia del territorio sammarinese, nel 2002, gli riconobbe l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine di Sant’Agata.

"Per tanti anni ha lavorato in stretta collaborazione con i tecnici dell’Azienda Autonoma di Stato di Produzione e dell’Ufficio Progettazione - lo ricorda il Segretario al Territorio Stefano Canti -, oggi congiunti nell’Azienda Autonoma di Stato per i Lavori Pubblici che si unisce al dolore della famiglia. Il Piano di bonifica si poneva l’obiettivo di fermare il disordine idrogeologico dei terreni ed a recuperare superfici per circa 1.000 Ha che dopo la loro sistemazione sono stati destinati all'esercizio dell'agricoltura, in parte a colture agrarie di alto reddito e in parte alla produzione foraggiera per incrementare l’allevamento di bestiame.

Il Piano di bonifica rappresenta tutt’oggi un fondamentale contributo per la protezione e salvaguardia del nostro territorio ed una tappa molto importante verso un maggiore equilibrio tra uomo e ambiente".









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