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Il mondo economico e sindacale sulle dimissioni dei vertici di Banca Centrale

12 feb 2010
E’ una preoccupazione diffusa, cha attraversa sindacato e categorie economiche. La Confederazione Democratica dei Lavoratori evidenzia come le dimissioni dei vertici di Banca Centrale aprano uno scenario di forte instabilità e incertezza per il sistema San Marino. Tutto serviva in questo momento tranne un conflitto fra istituzioni di tale gravità. Uno strappo che la CDLS ritiene debba essere composto in tempi brevissimi, attraverso un rinnovato dialogo fra le parti “che dimostrerebbe – scrive in una nota - grande senso di responsabilità ed attaccamento al Paese”. In caso non fosse possibile allora si ricostituisca il vertice di Banca Centrale non limitandosi all’unico criterio della sammarinesità, ma puntando su figure di alto spessore ed esperienza professionale. Al Governo chiede un chiarimento urgente sugli scenari dei prossimi mesi. In questo momento – scrive – serve autorevolezza del Governo, forte coesione sociale e obiettivi condivisi. Stupore e rammarico manifestano Usc, Osla e Usot, definendo clamorose le vicende che hanno interessato Banca Centrale. Questo increscioso episodio – scrivono - rischia di minare l’immagine e la credibilità del nostro Stato provocando negativi effetti sui rapporti Internazionali. Raccomandano da subito iniziative per risolvere un problema di tale gravità, per il bene e il prestigio – scrivono - della nostra Repubblica e per colmare il pericoloso vuoto direzionale al vertice di un importante organo istituzionale come Banca Centrale.

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