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La stampa finanziaria italiana si interroga sul nuovo presidente di Banca Centrale

30 ott 2010
La stampa finanziaria italiana si interroga sul nuovo presidente di Banca Centrale
La stampa finanziaria italiana si interroga sul nuovo presidente di Banca Centrale
Milano Finanza torna sui guai che hanno investito San Marino e sull’effetto domino che ha coinvolto le banche del circondario: Credito di Romagna, Banca di Rimini, Banca di Credito e Risparmio di Romagna e, infine, la Cassa di Risparmio di Rimini finita nel mirino di Bankitalia, secondo il quotidiano economico, a causa della controllata Credito Industriale sammarinese. Un segnale forte per arginare la frana potrebbe arrivare dalla nomina del presidente di Banca Centrale e, scrive Milano Finanza, Banca d’Italia e Palazzo Chigi stanno facendo pressioni per sbloccare l’iter. Il termine entro il quale sciogliere tutti i nodi dovrebbe essere il 20 novembre. Per il quotidiano lo stallo è dovuto alle varie anime del governo, che non riescono ad accordarsi sul profilo istituzionale del governatore. C’è chi opta per un nome italiano di prestigio e chi invece vorrebbe una figura di levatura internazionale. “Nessun contrasto interno all’Esecutivo”, commenta il segretario di Stato per le Finanze. “La nostra preoccupazione - afferma - è trovare una persona che sia di aiuto nel rapporto con l’Italia e con Bankitalia e che, nello stesso tempo, sia in grado di individuare le prospettive che il sistema bancario dovrà mettere in campo, vista la situazione in cui si trova”. “Su questa linea - rimarca Pasquale Valentini - il governo è completamente d’accordo”. Insomma, visti i rapporti particolarmente difficile con Roma, non si vuole procedere ad una nomina, senza le certezza che vada in questa direzione.

Sonia Tura

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