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SUMS: pieno sostegno ai vertici di Cassa di Risparmio

11 lug 2016
Marino Albani
Marino Albani
Si sono visti per la prima volta, nei giorni scorsi, consiglio direttivo SUMS e Consiglio di Amministrazione di Cassa di Risparmio; una riunione inusuale voluta per favorire uno scambio di informazioni sullo stato generale della Banca e, in particolare, sui risultati d'esercizio. Il bilancio 2015 segna una svolta importante, con un miglioramento del risultato economico e il ritorno ad un segno positivo del “margine di interesse”. In termini bancari con “margine di interesse” si intende l'utile legato alla compravendita di denaro; la differenza cioè tra gli interessi attivi e quelli passivi. A differenza degli anni precedenti, la Cassa nell'ultimo bilancio ha invertito una tendenza che poteva diventare preoccupante. Oggi, dati di bilancio alla mano, può vantare anche una buona liquidità grazie ai rientri degli impieghi di Delta, il gruppo bolognese di credito al consumo oggetto delle recenti vicissitudini anche giudiziarie di Carisp. Il “coefficiente di solvibilità”, vale a dire il rapporto tra il patrimonio e le attività, si attesta all'11,82%, più alto dal coefficiente minimo fissato da Basilea 2 per le banche europee, che non deve scendere sotto l'8%. In definitiva, in un quadro di difficoltà che attraversa i sistemi bancari e finanziari di molti paesi, la situazione appare solida e la SUMS, che del pacchetto azionario di Cassa detiene il 7,21%, si dice soddisfatta dell'andamento e si spinge a confermare il suo sostegno incondizionato alla governance, in un momento in cui si inseguono invece le richieste di ricambio nei posti chiave della Cassa di Risparmio, sia per suggerimento degli esperti del Fondo Monetario Internazionale, sia per la spinta interna dopo l'impegno economico dello Stato a salvaguardia dello storico istituto di credito.
SB

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