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Baby gang in Riviera, i Carabinieri: "si danno appuntamento con i social network"

16 lug 2020
@Ansa
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Sono minorenni, arrivano da fuori provincia, alcuni di loro sono italiani di seconda generazione, di origine magrebina o dell'Est Europa, si danno appuntamento attraverso i social network per mettere a segno rapine o anche solo scorribande e danneggiamenti. Non si ferma il fenomeno delle baby gang nella riviera romagnol, con gli ultimi episodi avvenuti a Riccione su viale Ceccarini o sul lungomare Tintori di Rimini. Fatti che si susseguono da qualche fine settimana, sui quali indagano i carabinieri di Riccione. L'altra sera verso le 23.30 un gruppetto di minorenni magrebini, armati di taser ha accerchiato a scopo di rapina tre turisti di Varese, tra i 17 e 20 anni, in vacanza a Riccione. Poco dopo, tre giovani riccionesi di 25 anni sono stati aggrediti con cocci di bottiglia da un altro gruppo di ragazzini, a quanto pare proveniente dalla Lombardia. Anche una coppia di anziani, lo scorso fine settimana, è stata insultata in strada da un gruppo di giovanissimi, che si sono fermati solo grazie all'arrivo di una pattuglia della polizia locale.

A Rimini l'ultimo episodio è quello della rissa tra giovanissimi nei pressi del Turquoise, locale sito nel lungomare Tintori, finita con alcuni baristi feriti e due minorenni identificati dalla polizia di Stato. Secondo gli investigatori dell'Arma si tratta di bande di ragazzini non collegate tra loro. I carabinieri di Riccione, comandanti dal capitano Luca Colombari, hanno definito il fenomeno 'mordi e fuggi'. Sono giovanissimi, dai 14 ai 17 anni, italiani di seconda generazione che al venerdì arrivano in treno da Bologna, Modena e Reggio Emilia per passare il weekend tra Rimini e Riccione. Gruppi numerosi spesso di 10 ragazzi che abusano di alcol e si scatenano. Poi al lunedì tornano a casa. "Da questo weekend avremo in servizio a Riccione un rinforzo di cinque carabinieri", annuncia all'Ansa Colombari. Un rinforzo estivo atteso visto che a Riccione al momento il servizio del pronto intervento è garantito essenzialmente dall'Arma.


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