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Europee, i big in campo: Bonaccini lascia l'Emilia Romagna

Il presidente della Regione in scadenza nel 2025 ma se sarà eletto si andrà al voto anticipato, in novembre

di Francesca Biliotti
22 apr 2024

Urne aperte fino alle 15 oggi in Basilicata, affluenza al 37,74% ieri alle 23, in calo dal 2019 quando però si votò un giorno solo. Il presidente uscente, Vito Bardi, è dato per favorito anche perché non solo sostenuto dal centrodestra ma anche da Azione e Italia Viva, mentre Pd e 5Stelle si sono affidati a Piero Marrese.

Intanto scendono in campo i big per le europee dell'8 e 9 giugno, sabato ha annunciato la sua candidatura il segretario nazionale di Forza Italia, nonché vice presidente del Consiglio Antonio Tajani, ieri alla direzione del Partito Democratico l'ha ufficializzata anche la segretaria Elly Schlein. Al nord est il capolista sarà Stefano Bonaccini, il cui mandato come presidente dell'Emilia-Romagna scade nel gennaio 2025 senza possibilità di rinnovo. Se andrà in Europa e si dimetterà, la Regione potrebbe anticipatamente andare al voto, e tra gli addetti ai lavori c'è anche già una data, quella del 24 novembre. Al centro si candidano anche il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e l'ex deputata Alessia Morani.

Rinviata invece dalla direzione Pd la scelta di inserire il nome di Elly Schlein nel simbolo, ipotesi che non piace a tutti. Secondo Romano Prodi l'idea di candidare i leader alle europee è una ferita alla democrazia: “Perché – spiega – si chiede di dare il voto a una persona che di sicuro non va a Bruxelles”. La presidente Giorgia Meloni scioglierà a giorni la sua riserva, il termine ultimo è il primo maggio, mentre Giuseppe Conte non si candiderà, ed ha presentato il simbolo del Movimento dove ha voluto inserire la parola “pace”.

Nel video l'intervento di Elly Schlein, segretaria Partito Democratico





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