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Beatificazione di Sandra Sabattini, la “santa della porta accanto”

Una festa per Rimini, credenti e non

24 ott 2021

E' la prima Santa fidanzata nella storia della Chiesa. Ed il ragazzo di allora di Sandra Sabattini, giovane discepola di don Benzi che morì a 22 anni in un incidente stradale, è il sammarinese Guido Rossi. Una vita piena e normale quella di Sandra e deve essere stata proprio la straordinaria ordinarietà della sua esistenza a richiamare tante persone: contingentati i posti all'interno della Basilica Cattedrale, dove la celebrazione è stata presieduta dal Cardinal Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione della cause dei Santi. Sul sagrato e nel cortile della Diocesi posti fuori, per chi ha voluto comunque esserci.




Eppure quando Sandra morì, il 2 maggio 1984, dopo essere stata investita da un'auto, al di fuori degli amici più stretti, che oggi hanno recitato le preghiere dei fedeli, della comunità  Papa Giovanni XVIII, nessuno sapeva nulla di lei.  E proprio l'umanità della vita di una studentessa in medicina che voleva diventare missionaria, che seguiva i poveri a domicilio, che scendeva in piazza per i diritti dei disabili, a richiamare l'attenzione di tutta la stampa ed i media nazionali.   

In processione è stato portato l'unico resto mortale di Sandra, la cui tomba a poco più di 10 anni dall'incidente venne trovata misteriosamente vuota. Si tratta di un capello che il fidanzato Guido aveva conservato in una scatola di caramelle che la stessa Sandra decorò. A portarlo Stefano Vitali, già presidente della Provincia di Rimini, che guarì, senza nessuna spiegazione scientifica, da un tumore maligno per intercessione di Sandra alla quale don Benzi lo aveva affidato.  





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