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Cingolani: "Non si può rinunciare al nucleare e fermare la ricerca"

3 nov 2021
@MiTE_IT
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A Glasgow, il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani, in occasione della conferenza sul clima Cop26, dice che non si può fermare la ricerca sul nucleare, perché “è oggettivamente impossibile uscire subito dal gas”.

Ha presentato il progetto “Global Energy Alliance for People and Planet”. L'idea è della Fondazione Rockfeller, che è anche tra i finanziatori. Tra gli obiettivi, quello di essere una partnership fra pubblico e privato sul clima. Sarà finanziato da istituzioni private e multilaterali. Tra le altre anche la Banca di Italia e varie fondazioni. Il governo partecipa invece con una cifra simbolica di dieci milioni di euro.

L'iniziativa promette di garantire dieci miliardi di euro di investimenti cosiddetti a leva, che beneficeranno dunque di un rendimento fino a cento miliardi di euro. La transizione energetica è stata presa sul serio dalla finanza privata, dopo anni di tentativi andati male per ottenere impegni da parte degli Stati. È una questione anche di reputazione, che di conseguenza facilita il business.

Cingolani afferma che l'Alleanza non ha ancora stabilito come muoversi, però quel che conta è che sia partita. Parla anche dei giovani coinvolti nella “Youth For Climate”, un movimento di azione per il clima, ispirato da Greta Thunberg. Il governo intende stanziare quattro milioni di euro per rendere quel forum permanente. Il ministro condivide il sogno di un mondo libero dal carbone, ma è convinto che il raggiungimento dell'obiettivo sia graduale. Non vede quindi possibile lo stop immediato all'utilizzo del gas e del nucleare nel mondo.

Il nuovo governo che sta nascendo in Germania è deciso a chiudere definitivamente le vecchie centrali nucleari. Il resto d'Europa, però, non ha le stesse ambizioni. Il governo Draghi non prende posizioni nette sull'argomento. Cingolani dice di aspettare le valutazioni della Commissione europea per poi arrivare a prendere delle decisioni comuni. Entro fine mese si saprà se la Commissione Von der Leyen considererà il nucleare un'energia rinnovabile o prenderà altre posizioni.





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