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Condanna per maltrattamento per ex direttore e veterinaria Delfinario

30 apr 2019
delfinario Rimini
delfinario Rimini

Condanna in primo grado, rispettivamente a 6 e 4 mesi di reclusione per l'ex direttore del Delfinario di Rimini e la veterinaria della struttura, entrambi accusati di maltrattamento di animali. Lo ha deciso - si legge in una nota della Lav - il giudice del Tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli. Secondo l'accusa, ai delfini erano stati iniettati calmanti e ormoni e la struttura appariva non idonea, per gli spazi inadeguati, a ospitare gli animali. La Procura di Rimini e la Lav, assistita dall'avvocato Carla Campanaro, viene sottolineato "hanno chiesto e ottenuto la confisca dei quattro delfini sequestrati nel 2013 dal Delfinario, che nel frattempo ha chiuso i battenti.

Il sequestro era scattato il 12 settembre di sei anni fa, tra mille polemiche. Gli animali saranno affidati ai Ministeri competenti - ambiente, Salute e Politiche Agricole - e non potranno essere messi in vendita: una novità assoluta per l'Italia che apre un nuovo importante e positivo capitolo nella tutela giuridica degli animali". Con questo procedimento, evidenzia la Lav, "siamo stati i protagonisti del primo processo in Europa a un delfinario, quello di Rimini, per il quale sono emerse responsabilità gestionali e strutturali, fino ai controlli, e dunque responsabilità penali rilevanti. Ci chiediamo come sia stato possibile il protrarsi di una simile gestione, peraltro per una città che aveva fatto di tale struttura un polo di attrazione. Ci auguriamo che questa penosa vicenda giudiziaria di 'malagestione' sia l'occasione per ripensare, in modo rigorosamente etico, moderno, educativo e soprattutto in modo adeguato alle esigenze etologiche degli animali, il rapporto con i mammiferi marini purtroppo ancora imprigionati negli zoo d'acqua".


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