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Dl Lavoro: la maggioranza ottiene il via libera in Commissione Bilancio solo alla seconda votazione

A dividere è anche la ratifica del Trattato sul Mes. L'Italia è l'unico Paese Ue a non averlo ancora fatto e la deadline è il 30 giugno

21 giu 2023

Il decreto Lavoro si gonfia di emendamenti: dai contratti a termine e rinnovi senza causali per 12 mesi all'eliminazione di limiti al numero di apprendistati in azienda; dalla proroga allo smart working alle novità sull'assegno di inclusione che sostituirà il Reddito di cittadinanza. Ma è una giornata complicata per la maggioranza al Senato: dopo essere andata sotto in Commissione bilancio e aver ricevuto le critiche dell'opposizione, nel tardo pomeriggio è arrivato il via libera sperato, quello al parere modificato sui 12 emendamenti, in parte ritoccati, presentati dalla relatrice, Paola Mancini. Il provvedimento dunque, dopo un primo stop, torna in Aula e non si esclude una seduta notturna. Il dl Lavoro non è l'unico terreno di scontro: a dividere è anche la ratifica del Trattato sul Mes. L'Italia è l'unico Paese Ue a non averlo ancora fatto e la deadline è il 30 giugno. Maggioranza al lavoro anche sulla delega fiscale: obiettivo meno tasse, a partire dalla tredicesima. Ritirato invece l'emendamento che prevedeva una stretta sulla cannabis. Al Cdm di domani arriva una stretta sul Codice della strada, dopo la morte di un bambino nell'incidente di Roma provocato dagli youtuber. A metterla a punto è il ministro delle infrastrutture e Trasporti Salvini. Nel ddl prevista la sospensione della patente per chi guida dopo aver assunto alcol, droghe, per chi utilizza il cellulare o viaggia contromano. E poi – spiega il ministro – “revoca a vita della patente per i recidivi, che uccidono guidando drogati o ubriachi”.





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