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Draghi si dimette e alla Camera si commuove: "A volte anche i banchieri usano il cuore"

Il presidente Mattarella riceverà nel pomeriggio i presidenti delle Camere per il loro scioglimento e voto anticipato. Gelmini e Brunetta, addio a Forza Italia

di Francesca Biliotti
21 lug 2022

Il governo Draghi si è dimesso, rimarrà in carica solo per il “disbrigo degli affari correnti”. Nel pomeriggio il presidente della Repubblica riceverà i presidenti delle Camere, per il loro scioglimento e voto anticipato.  Si concede una battuta, tra gli applausi che somigliano a lacrime di coccodrillo, Mario Draghi che ieri in Senato è uscito sconfitto. Il suo duro discorso ha irrigidito non solo il M5S ma anche Lega e Forza Italia, con questi ultimi che hanno deciso di uscire dall'aula e di non partecipare al voto di fiducia, affossando di fatto l'esecutivo: alla fine i sì sono stati 95, una maggioranza striminzita, troppo per chi era a capo di un governo di unità nazionale. Questa mattina dunque Draghi alla Camera ha solo comunicato di salire al Colle dal presidente della Repubblica, al quale ha reiterato le sue dimissioni, come ha annunciato poi il segretario generale alla Presidenza della Repubblica Ugo Zampetti.

Il capo dello Stato accelera, nel pomeriggio riceverà i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, poi forse parlerà lo stesso Mattarella, magari per annunciare lo scioglimento delle Camere che porterà al voto anticipato, presumibilmente il 2 ottobre, questa la data finora più gettonata. I primi scossoni politici dopo lo strappo di ieri non si sono fatti attendere, i ministri Gelmini e Brunetta lasciano Forza Italia, la prima dopo 25 anni di militanza a fianco di Berlusconi, “Forza Italia dissipata nella destra trumpista”, è l'accusa della ministra, mentre per Brunetta “non votando la fiducia a Draghi il partito ha tradito i suoi valori”.





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