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Effetto Covid: 9.500 matricole in meno, il Sud paga il prezzo più caro

21 giu 2020
Effetto Covid: 9.500 matricole in meno, il Sud paga il prezzo più caro

A causa degli effetti economici legati al Covid, gli iscritti al prossimo anno accademico potrebbero essere 9.500 in meno rispetto a quelli dell'anno precedente, di cui due terzi (6.300) al Sud Italia. L'allarme è lanciato da Svimez, l'Associazione per lo Sviluppo Industriale del Mezzogiorno, che formula una serie di proposte, dalle borse di studio che coprano l'intera retta 2020 nelle Università pubbliche (vincolata al raggiungimento degli obiettivi del piano di studi), all'estensione della no tax area, anche per ridurre il gap Nord-Sud e fare in modo che gli studenti del Sud non paghino il prezzo più alto di questa situazione. Al 2020 si stimano approssimativamente 292.000 maturi al Centro Nord e circa 197.000 al Mezzogiorno.

Alla luce dei dati ricavati dalla crisi 2008-2009 sul tasso di passaggio scuola-Università, è stata stimata una riduzione del tasso di proseguimento di 3,6 punti nel Mezzogiorno e di 1,5 nel Centro-Nord. Già la precedente crisi economica, che si è trascinata fino al 2013, aveva provocato un crollo delle iscrizioni alle Università, soprattutto nel Mezzogiorno, evidenzia lo Svimez: tra il 2008 e il 2013 il tasso di passaggio scuola-Università nel Mezzogiorno è crollato di 8,3 punti percentuali, quattro volte la diminuzione del Centro-Nord (1,6 punti). In un quinquennio gli iscritti si sono ridotti di oltre 20 mila unità nelle regioni del Mezzogiorno. Anche nel Centro-Nord, la crisi aveva determinato un calo del tasso di proseguimento degli studi (-2 punti circa) ma per effetto della crescita dei diplomati non si è avuta una riduzione degli iscritti.

La debole ripresa degli immatricolati e del tasso di passaggio che si è avuta tra il 2013 e il 2019 ha consentito solo un parziale recupero per il Mezzogiorno: secondo il dato più recente (2019) il Mezzogiorno ha ancora 12.000 immatricolati in meno rispetto al 2008, mentre il Centro-Nord ha registrato un incremento di circa 30.000 immatricolati.


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