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Fine vita e coppie gay, la Corte Costituzionale invita il legislatore a intervenire

Il monito arriva da Augusto Barbera, già presidente del Collegio Garante di San Marino

di Francesca Biliotti
18 mar 2024
Augusto Barbera e Sergio MattarellaDalla nostra corrispondente Francesca Biliotti
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti

“Serve una legge sul fine vita”: a dirlo è Augusto Barbera, presidente della Corte Costituzionale, già a capo del Collegio Garante per la costituzionalità delle norme di San Marino, nella relazione annuale della Consulta, letta alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella, dove auspica l'intervento del legislatore. “Non si può non manifestare un certo rammarico – sostiene Barbera – per il fatto che nei casi più significativi il legislatore non sia intervenuto, rinunciando ad una prerogativa che ad esso compete, obbligando questa Corte a procedere con una propria e autonoma soluzione. Se rimane l'inerzia del Parlamento – conclude – non potremo non intervenire”. Ed auspica un intervento anche circa la condizione anagrafica dei figli di coppie dello stesso sesso.

Intanto, a poche ore dalla trasferta egiziana della presidente Meloni che ha stipulato accordi, con l'Unione Europea a fianco, per dare miliardi all'Egitto e fronteggiare l'emergenza migranti, a Roma è ripreso il processo per far luce sulla morte di Giulio Regeni a carico di quattro 007 egiziani. Il procuratore aggiunto Colaiocco ha detto che servirà un proficuo lavoro del ministero degli Esteri per avere la collaborazione delle autorità egiziane, se si vorranno ascoltare i 27 testimoni che vivono in Egitto.

Nel video l'intervista a Alessandra Ballerini, avvocata famiglia Regeni





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