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“I bambini del soldato Martin”; il veterano Adler torna in Italia per incontrare i “cinni” salvati nel '44

Il suo appello, grazie ai social, è stato condiviso migliaia di volte, portando il lieto fine tanto atteso. Una storia che ha ispirato il giornalista Matteo Incerti

23 ago 2021
Foto: Credit Matteo Incerti, Martin Adler (Ansa)
Foto: Credit Matteo Incerti, Martin Adler (Ansa)

Il soldato Adler, tiratore scelto nell'85esimo reggimento di fanteria, torna nei luoghi dove sbarcò in uniforme durante la Seconda Guerra Mondiale quando a Monterenzio, nei dintorni della Linea gotica sull’Appennino bolognese, vide sbucare, da una cesta, tre bambini che si erano nascosti. Superata la sorpresa, immortalò quel momento con una foto in bianco e nero. Il suo sogno di tornare a incontrarli si avvera, all'età di 97 anni: “Lo scorso Natale questa mia piccola favola ha commosso tutto il mondo”, commenta l’ex militare americano. Il suo appello, grazie alla tecnologia e ai social, è stato condiviso migliaia di volte, portando il lieto fine tanto atteso. Martin ha trovato quei tre bambini, proprio nel giorno di Santa Lucia dello scorso anno. Il 14 dicembre poi quei piccoli fratelli che oggi sono tre pensionati - e nonni – hanno incontrato virtualmente Adler, in videochiamata: si chiamano Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi, rispettivamente classe 1937, '39 e '41 e vivono a Castel San Pietro Terme. Oggi, dopo l'atterraggio del volo a Bologna, l'incontro vero e proprio, dopo 77 anni.


La storia di Adler aveva fatto il giro del mondo, tanto da ispirare un romanzo “I bambini del soldato Martin” (Corsiero editore), scritto da Matteo Incerti che, dopo averlo convinto ad intraprendere il viaggio, lo accompagnerà nella nuova “Campagna d'Italia” che dopo aver toccato Monterenzio - dove riceverà la cittadinanza onoraria – Monghidoro, il Museo della Linea gotica a Ponzalla-Scarperia, Napoli, giungerà a Roma. Nella Capitale Adler incontrerà la sindaca Virginia Raggi e Ruth Dureghello, che presiede la Comunità ebraica della capitale. Il suo sogno è però quello di incontrare Papa Francesco, per inviare insieme, al mondo, un messaggio di pace. Un viaggio non da poco vista l'età del veterano che arriva con la moglie Elaine, la figlia e il genero. Proprio la figlia Rachelle aveva lanciato una campagna di raccolta fondi per aiutare i genitori a sostenere le spese del viaggio, della durata di circa due settimane.

Nei giorni scorsi è poi spuntato un quarto “bimbo”. A Villa di Villa, in provincia di Belluno, Pietro 'Rino' Cima, 88 anni - come raccontato dal Corriere delle Alpi - si è riconosciuto in un'immagine dell'asilo del Paese, dove i soldati americani avevano la sede all'epoca e portavano il rancio alle persone. Cima all'epoca di anni ne aveva 11, nella foto è vicino alla colonna e finì immortalato per caso. A portare le stampe ingrandite a Villa di Villa è stato proprio Matteo Incerti, che nei giorni scorsi era nel Bellunese per presentare un altro suo volume.

Il tour dell'ex soldato sarà seguito con attenzione da diversi media statunitensi e internazionali.




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