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Investimenti e sostenibilità: le imprese romagnole guardano al 2021 con fiducia, Covid permettendo

Presentati i dati sulla congiuntura industriale romagnola nel secondo semestre 2020 e le previsioni per il 2021

9 feb 2021
Paolo Maggioli, Presidente Confindustria RomagnaSentiamo Paolo Maggioli
Sentiamo Paolo Maggioli

È l'incognita Covid a frenare prospettive certe e facili entusiasmi. Ma le imprese del territorio non si sono arrese, guardano avanti con fiducia e “continuano ad investire”: +8,1% sul fatturato 2020, indirizzandosi per lo più su ICT, formazione, ricerca e sviluppo, tutela ambientale. Nel triennio 2018-2020, il 52,6% ha inoltre puntato su investimenti in sostenibilità. Il Presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli indica il perimetro lungo il quale occorre muoversi: strategie mirate, azioni immediate, dialogo e unione.

La speranza per superare la crisi è rappresentata in primis dal vaccino. Nel secondo semestre 2020, sui vari settori industriali nelle tre province si registra un impatto disomogeneo della crisi sanitaria (produzione +0,2%, fatturato -0,1%, fatturato interno -0,5%, fatturato estero +0,4%, occupazione +0,1%). E nelle previsioni, per la maggior parte delle aziende, produzione e ordini rimarranno stazionari nei mesi a venire. 

Interessante il dato sulla Cassa Integrazione Guadagni: dopo il picco dello scorso anno, con l'utilizzo di 22 milioni di ore in Provincia di Forlì-Cesena e 20 milioni nei territori di Rimini e Ravenna, il 48,1% delle aziende campione non intende attivarla nei primi sei mesi del 2021. Di ieri, invece, la notizia della richiesta di CIG Straordinaria per cessazione di attività, inoltrata dalla società Industrie Valentini. Concessi 12 mesi per 149 lavoratori, in forza presso il sito riminese. 

Dai dati scorporati la Provincia di Rimini, nel confronto con Ravenna e Forlì-Cesena, manifesta maggiore fragilità (fatturato totale -1,5%, produzione -0,4%, occupazione +0,1%). "Cosa che sapevamo e non sorprende - commenta Maggioli -, ottimo che Rimini abbia investito in cultura, ma lo scatto da fare adesso è quello sul manifatturiero, aziende che fino ad ora hanno tenuto in piedi l'economia nazionale". 

Confindustria fa affidamento su un governo serio ed autorevole. “L'incarico a Draghi, una garanzia. Ora – si è detto - i fondi del Recovery Plan dovranno essere spesi bene”. Sul fronte infrastrutture, elencate quindi le priorità: valorizzare gli aeroporti di Rimini e Forlì, dare gambe al progetto di un'unica società fieristica tra Bologna Fiere e Italian Exhibition Group, “e un pallino – evidenzia Maggioli – quello dell'alta velocità lungo la dorsale adriatica, con l'adeguamento dell'asse E45/E55 e un intervento più convincente del progetto attuale per collegare Alta e Bassa Valmarecchia.


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