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La moglie lo denunciò per maltrattamenti, assolto a Rimini

6 mar 2024
La moglie lo denunciò per maltrattamenti, assolto a Rimini

Aveva denunciato il marito per maltrattamenti in famiglia, ma dopo un processo durato sette anni, il giudice ha condannato la moglie a pagare le spese legali. La vicenda giudiziaria, come rende noto il legale dell'imputato, l'avvocato Roberto Brancaleoni, inizia nel 2017 quando la donna, una riminese madre di due figli, denuncia il marito sostenendo di aver subito maltrattamenti per 11 anni. "La donna dopo essersi trasferita e aver iniziato una nuova relazione - spiega il legale - aveva chiesto l'affidamento dei figli, presentando una denuncia nei confronti dell'ex compagno, sostenendo di aver subito, sia lei che i figli minori, maltrattamenti per ben 11 anni, dal 2006 al 2017".

L'uomo quindi era stato rinviato a giudizio per un reato da 'codice rosso' che prevede attualmente una pena fino a 10 anni di reclusione. "La difesa ha portato al giudice quattromila documenti (tra fotografie, video, lettere, pagelle, cartoline) che hanno dimostrato l'opposto", ha ribadito l'avvocato Brancaleoni spiegando che "dopo un dibattimento durato quasi cinque anni, il Tribunale ha assolto l'uomo con ampia formula "perché il fatto non sussiste" sia dall'accusa di maltrattamenti che dall'ulteriore accusa di lesioni volontarie.

Il Tribunale ha anche accolto la richiesta di condannare la parte civile, che aveva chiesto il risarcimento dei danni a rimborsare le spese legali dell'imputato. Nel frattempo il Tribunale civile, dopo una consulenza tecnica affidata ad uno psicologo, ha disposto che i bambini rimangano a vivere con il padre, con cui sono sempre rimasti anche durante il processo, respingendo la domanda di affidamento della madre. "Il Codice Rosso è certamente uno strumento importante che deve servire a tutelare pienamente le vittime di violenza. Bisogna però porre massima attenzione a non consentire che diventi un facile strumento di rovina della vita di persone", ha concluso il legale.





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