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Le Marche tornano arancioni, in Emilia Romagna superati i 12mila morti da inizio pandemia

Sette i decessi a Rimini dove le vittime per Covid da marzo 2020 si avvicinano ai 900. L'Istituto di Sanità: "Variante inglese ormai predominante in Italia"

di Francesca Biliotti
2 apr 2021
dalla corrispondente Francesca Biliotti
dalla corrispondente Francesca Biliotti

Dopo i tre giorni pasquali di zona rossa, da martedì 6 aprile le Marche tornano arancioni, insieme a Veneto e provincia autonoma di Trento. L'indice di trasmissibilità del contagio Rt scende a 0,98, ed è una buona notizia. Ma 14 Regioni, contro le 12 della scorsa settimana, hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva o aree mediche sopra la soglia critica. Il calo dei contagi oltretutto sta avvenendo con una certa lentezza. La variante inglese, continua il professor Rezza, è ormai predominante, presente nell'86% del territorio nazionale. Preoccupa di più la variante brasiliana, che in alcune Regioni del centro Italia è presente fino al 20%. Incrementi sui casi totali sostanzialmente stabili, quasi 22mila (21.932, 331.154 tamponi). Tornano a salire le terapie intensive (3.704, +23), 245 in meno i ricoveri ordinari (28.704). I decessi superano ormai i 110mila totali (110.328), 481 in un giorno. Ieri superata la soglia delle 300mila vaccinazioni al giorno: giunte 1milione 300mila dosi di AstraZeneca a Pratica di Mare mentre Johnson & Johnson dice che rispetterà l'impegno di 200 milioni di dosi entro l'anno all'Unione Europea da metà aprile.



E mentre ci si prepara alla riapertura delle scuole, anche nelle zone rosse, il Consiglio di Stato conferma l'obbligo di mascherina a scuola per i bambini con meno di 12 anni, respingendo l'istanza di un gruppo di genitori. In Emilia Romagna in aula da mercoledì 7 aprile, e mentre in aprile si attendono 820mila dosi di vaccino che, promette la Regione, incrementerebbero fino a 30mila le somministrazioni al giorno, i positivi in più sono oltre 1.800 (1.830, 30.248 tamponi, tasso di positività al 6%). Scendono lentamente i pazienti di terapia intensiva (371, -10) e negli altri reparti Covid (3.299, -36). 56 i decessi, il totale in Regione oggi ha superato i 12mila (12.040). Ben 7 a Rimini (cinque donne di 76, 82, 87, 91 e 93 anni e due uomini di 74 e 87 anni), a sua volta vicino ai 900 morti da inizio pandemia, e dove sono 101 i casi in più (59 sintomatici). A Bruxelles non si fermano le manifestazioni dei giovani contro le restrizioni anti-Covid. Nonostante gli arresti e i feriti dopo il rave party al parco del Bois de la Cambre, in migliaia si sono dati nuovo appuntamento per “La festa del diritto a riunirsi”. E' atteso invece la prossima settimana, secondo media britannici, il “Covid pass” che potrà imporre ai residenti nel Regno Unito l'obbligo di mostrare un certificato ad hoc per entrare in pub, ristoranti e altri luoghi pubblici, oltre che per viaggiare.

Nel video gli interventi di Silvio Brusaferro, presidente Istituto superiore di Sanità, e di Giovanni Rezza, Direttore generale prevenzione ministero della Salute





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