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Marco Marsilio trionfa in Abruzzo per il centrodestra

Il presidente riconfermato: "Mai accaduto negli ultimi trent'anni". Delusione per il campo largo di centrosinistra, che se la prende con l'astensionismo: "Grave per la democrazia"

di Francesca Biliotti
11 mar 2024
Marco Marsilio

Il voto regionale in Abruzzo vede il trionfo del centrodestra che riconferma il presidente uscente, Marco Marsilio, che sconfigge Luciano D'Amico con quasi 9 punti percentuali di scarto, 53,5% contro il 46,5%. Una vittoria schiacciante che è la risposta più eloquente a chi parlava di testa a testa tra i due contendenti. Lo sottolinea lo stesso vincitore, presidente uscente della Regione ora riconfermato.

A nulla sono valse le critiche del campo largo di centrosinistra, che stavolta si era allungato anche ad Azione e a Italia Viva, che parlava di Marsilio come di un presidente in smart working, visto che, da romano, si trova spesso a Roma anziché in Regione, prendendolo in giro perché aveva detto che l'Abruzzo è bagnato da tre mari, e la polemica dell'ultima ora col bus partito da Napoli per accompagnare napoletani residenti in Abruzzo, da parte del coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, Fulvio Martusciello.

La vittoria è netta, nonostante l'affluenza che, anche qui, continua a scendere: dopo uno sprint in mattinata, si ferma al 52,2%, e perde quasi l'1% rispetto al 2019. Primo partito in Regione Fratelli d'Italia, 24%, seguito dal Partito Democratico al 20%. Conquista la terza piazza Forza Italia, in piena ascesa al 13,2%, mentre la Lega si blocca al 7,6%, seguita dal M5S al 7%. Pd e 5Stelle non nascondono la delusione e sottolineano l'astensionismo: “Molto grave per la democrazia – dicono – un brutto dato”.

Nel video l'intervista a Marco Marsilio, presidente Regione Abruzzo





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