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Marinai di salvataggio in rivolta: "No al sevizio dimezzato"

"Vi immaginate cosa significa un solo addetto in servizio per un fronte di 300 metri?" scrivono

12 mar 2024
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

La stagione estiva non è ancora iniziata, ma i bagnini di salvataggio sono già sul piede di guerra. Per la stagione 2024 infatti, un accordo tra la Regione e i Comuni, prevede che i salvataggi spezzino il loro orario di lavoro a bagni alternati: quando un collega sarà dunque assente per la pausa pranzo, spetterà a chi sta lavorando nella torretta affianco coprire anche la sua zona e viceversa. "Vi immaginate cosa significa un solo addetto in servizio per un fronte di 300 metri?" attaccano Maurizio Bardeggi e Matteo Angelini, presidente e portavoce dell'associazione bagnini di salvataggio di Rimini dalla pagine del Carlino di oggi. 

I bagnini hanno in programma incontrare il Prefetto e i rappresentati della Regione. Hanno già affrontato la situazione con la presidente dell'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna Emma Pettiti. Le loro richieste sono un potenziamento del servizio e l'affidamento al Comune dato che si tratta di un servizio pubblico.

Se nulla cambierà - scrivono - non resterà altro da fare che issare bandiera rossa durante la pausa pranzo.





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