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Morto a Pesaro lo scultore Giuliano Vangi, aveva 93 anni

“È stato un testimone prezioso della nostra Capitale italiana della cultura, che a lui deve tanto" ha detto il vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini.

27 mar 2024
Morto a Pesaro lo scultore Giuliano Vangi, aveva 93 anni

È morto lo scultore Giuliano Vangi: era nato a Barberino di Mugello nel 1931,"da oltre 50 anni aveva scelto Pesaro come sua città d'adozione", scrive su Facebook il vice sindaco Daniele Vimini, definendolo "uno dei più grandi scultori del mondo". "Il suo amore per la città è stato testimoniato in mille occasioni anche nei momenti decisivi della candidatura a Capitale Italiana della Cultura" ricorda Vimini. "Proprio questa mattina - annuncia - avevamo portato in giunta la delibera per la realizzazione del museo a lui dedicato a Palazzo Mazzolari Mosca, raccogliendo la sua volontà di lasciare a Pesaro diverse sue opere per un grande progetto espositivo permanente".

Anche il sindaco di Pesaro Matteo Ricci piange lo scultore "un grande maestro. Una figura illuminata, che ha contribuito a rendere più affascinante alcuni dei luoghi centrali della nostra città, rigenerandoli e donandogli vita con le sue opere straordinarie". "È stato un testimone prezioso della nostra Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura, che, attraverso il suo lavoro, ha contribuito a rafforzarne la strategia, impreziosendola" aggiunge.

Vangi aveva studiato all'Istituto d'Arte e all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 1950 al 1959 insegnò presso l'Istituto d'Arte di Pesaro. Nel 1959 si trasferì in Brasile dove si dedicò all'astrattismo, lavorando cristalli e metalli (ferro e acciaio). Nel 1962 ritornò in Italia e si stabilì prima a Varese e poi a Pesaro. Ha esposto in molte sedi prestigiose in Italia e all'estero. E ha collaborato con Renzo Piano e Mario Botta.

Tra i premi ricevuti, quello del Presidente della Repubblica dell’Accademia di San Luca, la nomina a Professore Onorario all’Accademia di Belle Arti di Carrara e il Praemium Imperiale per la scultura. Nel 2002 gli viene intitolato a Mishima un museo, il primo in Giappone dedicato a un artista straniero vivente.

Nel dicembre 2008, le sue opere femminili sono state raffigurate nel calendario Bsi, come strenna natalizia, presentata ai Capitani Reggenti, alla presenza dello stesso scultore.





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