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Nigeriano ucciso: autopsia, 'asfissia violenta e choc emorragico'

Verducci (Pd): 'Quel pezzo di strada porti il nome di Alika'

3 ago 2022
In foto Alika Ogorchukwu.
In foto Alika Ogorchukwu.

È stato causato da una "asfissia violenta con concomitante choc emorragico interno" il decesso del venditore ambulante nigeriano 39enne Alika Ogorchuckwu ucciso a Civitanova Marche a seguito di una violenta aggressione, dopo che aveva chiesto l'elemosina, dal 32enne operaio salernitano Filippo Ferlazzo poi arrestato per omicidio volontario aggravato da futili motivi e rapina. Lo fa sapere "in via preliminare" il procuratore di Macerata facente funzione Claudio Rastrelli "in attesa del deposito della consulenza tecnica autoptica, al fine di una corretta informazione, tenuto conto della particolare gravità e rilevanza del caso".

"La morte di Alika ci chiama in causa tutti. Non è un fatto privato di cronaca, non riguarda solo lo strazio della sua sposa o l'incredulità del suo bambino, né solo il dolore e la rabbia della comunità nigeriana. L'omicidio di Alika riguarda tutti noi, il mondo e la società in cui vogliamo vivere". Così il senatore del Pd Francesco Verducci in Aula parla i del decesso Alika. "La cosa inaccettabile - sottolinea - sarebbe rimuovere quello che è successo, non parlarne e fare finta di nulla. Serve invece una reazione civile che scuota le coscienze di ognuno. Abbiamo il dovere di chiederci perché è successo e di manifestare tutti insieme nel luogo dove Alika è stato ucciso e fare in modo che quel pezzo di strada, quel pezzo di città porti il suo nome, affinché a settembre i ragazzi delle scuole possano anch'essi deporre un fiore e dire: mai più alla violenza, all'indifferenza, alla paura e alle discriminazioni. Alika è morto da straniero, ma non era uno straniero. Era ed è un nuovo italiano, come la sua sposa e suo figlio Emmanuel, che è nato in Italia e studia in Italia. C'è un modo che abbiamo per onorare l'esistenza di Alika, il futuro di suo figlio e dei nostri figli ed è costruire una società aperta, solidale e inclusiva per tutti".





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