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Pass vaccinali, il Garante della Privacy: "Serve una legge nazionale"

Mario Draghi sostituisce il commissario per l'emergenza Arcuri col generale Figliuolo. In Emilia Romagna contagi ancora in aumento

di Francesca Biliotti
1 mar 2021
Pass vaccinali, il Garante della Privacy: "Serve una legge nazionale"
Pass vaccinali, il Garante della Privacy: "Serve una legge nazionale"

In Italia è questione di ore per il prossimo Dpcm, la cui firma è attesa domani. Intanto Mario Draghi nomina un generale dell'Esercito al posto del commissario Arcuri. Il mese di marzo si prospetta difficile, coi contagi in aumento, soprattutto tra i più giovani, e per sollecitare un cambio di passo il presidente Draghi nomina un nuovo commissario per l'emergenza, in sostituzione di Domenico Arcuri, il generale Francesco Paolo Figliuolo, attuale capo dei servizi logistici, che per l'Esercito ha ricoperto molteplici incarichi. Su eventuali “pass vaccinali” si è pronunciato il Garante della Privacy, per dire che serve una legge. I pass si ipotizzano per verificare se si è vaccinati o meno, magari tramite applicazioni, prima di consentire l'ingresso in locali o per fruire di alcuni servizi, come aeroporti, hotel, palestre e così via. E a proposito di vaccini, si delinea il nuovo piano, alla luce dell'arrivo delle dosi di Johnson&Johnson previste per aprile: una crescita che punta alle 500mila somministrazioni al giorno, per raggiungere 19 milioni al mese.




“Sarebbe bello poter dire che è finito tutto, ma non sarebbe la verità”, ha confessato il ministro della Salute Speranza. Sono a un passo dai 3 milioni il totale dei casi da Sars-CoV-2 in Italia da inizio pandemia, oltre 13mila l'incremento (13.114) a fronte di poco più di 170mila tamponi (170.633), assai di meno come sempre avviene nel fine settimana. Sono quasi 500 i ricoveri in più (19.112, +474), 58 più di ieri le terapie intensive (2.289); 246 i decessi (97.945). E mentre la Sardegna è la prima zona bianca d'Italia, il sindaco di Bologna dice “siamo a un passo dalla zona rossa”, anche oggi quasi 800 i casi in più, in Emilia Romagna i dati non accennano a diminuire, vicino ai 2.600 (2.597) i nuovi positivi di oggi, su appena 12mila tamponi (12.463). Impennata di ricoveri, specie nei reparti ordinari, 120 in più (2.375) mentre sono 9 più di ieri in terapia intensiva (236). 23 i decessi, 2 nel riminese (una donna di 89 anni e un uomo di 97), dove i casi in più sono 174 (69 sintomatici). Giusto in Romagna domani parte la zona “arancione scuro”, e le scuole andranno in Dad al 100%.

Nel video l'intervento di Roberto Speranza, ministro della Salute





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