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Raid vandalici a Riccione, due bande fermate dai Carabinieri

23 ago 2021
Raid vandalici a Riccione,  due bande fermate dai Carabinieri

Potrebbero essere identificati velocemente almeno un paio dei ragazzi che insieme ad una trentina di coetanei sabato notte sono stati ripresi in molti video, poi postati sui social, mentre distruggono auto parcheggiate nelle vie del centro di Riccione. La scorsa notte infatti i carabinieri di Riccione con l'ausilio dei colleghi del comando provinciale di Rimini hanno effettuato punti di controllo straordinari nelle aree riccionesi ritenute maggiormente soggette ad aggregazione di gruppi di giovani, molti dei quali di origine nordafricana "attraverso un dispositivo di controllo rinforzato - si legge nella nota del comando provinciale - con la presenza sul territorio di numerosi equipaggi e di personale in borghese della sezione operativa di Riccione e del reparto operativo di Rimini".



In particolare, durante i servizi di controllo del territorio, i carabinieri di Riccione hanno fermato le scorribande di due distinte bande di giovanissimi rapinatori. Due gli arrestati, entrambi di nazionalità marocchina, di 23 e 24 anni, residenti in provincia di Lecco, sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e accompagnati in carcere in attesa della convalida del provvedimento per aver rapinato di denaro, catenina e cellulare a due turisti. In mattinata, i Carabinieri di Riccione hanno individuato il terzo complice, che nel frattempo si era rifugiato in albergo a Rimini, si tratta di un giovane di 22 anni di Lecco, trovato in possesso della collanina rapinata a Riccione. Nei suoi confronti è scattata la denuncia a piede libero. Un secondo gruppo di giovani di origine nordafricana è stato bloccato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Riccione, con l'aiuto dei colleghi di Cattolica e Misano Adriatico per una aggressione a due turisti diciottenni rapinati sotto la minaccia di coltelli di 50 euro, di un telefono cellulare e di una catenina. Due componenti della banda, sono stati rintracciati poco dopo il colpo lungo il porto canale di Riccione. Entrambi italiani di seconda generazione di origina marocchina, 20 e 21 anni, residenti in provincia di Biella, sono stati dichiarati in arresto e condotti presso il carcere di Rimini, così come disposto dal sostituto procuratore Davide Ercolani.




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