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Regionali, braccio di ferro nella coalizione di governo

La Lega riunisce il consiglio federale e sulla Sardegna punta i piedi. Gli auguri di Fratelli d'Italia a Giorgia Meloni che oggi compie 47 anni

di Francesca Biliotti
15 gen 2024
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti

Sono ore decisive, nella coalizione di governo, per trovare un accordo sulle regionali, soprattutto in Sardegna, dove la Lega, che oggi riunisce il consiglio federale, vorrebbe confermare l'uscente Solinas, ma Fratelli d'Italia insiste per presentare il sindaco di Cagliari. Il segretario di Forza Italia Antonio Tajani invece blinda Vito Bardi in Basilicata: “E' il miglior candidato possibile – ha sottolineato – e non è in discussione”. In attesa di conoscere le decisioni della presidente del Consiglio circa una sua candidatura alle europee, Fratelli d'Italia fa gli auguri a Giorgia Meloni che proprio oggi compie 47 anni: “Il tuo incessante lavoro – scrive il partito sui social – ha ridato credibilità all'Italia che, grazie a te, è tornata a credere in se stessa”.

Uno dei cavalli di battaglia del governo Meloni è il Piano Mattei, approvato in via definitiva dalla Camera, attraverso il quale il centrodestra vorrebbe far partire un piano di sviluppo in Africa: per Enzo Amendola, Partito Democratico, è invece “Un'onta alla memoria di un grande italiano – scrive – la destra ci ha fatto aspettare mesi per un decreto senza risorse e senza visione: un testo completamente improvvisato, disseminato qua e là di parole assurde e senza senso come 'sfruttamento sostenibile'. Lo chiamassero 'piano Meloni per l'Africa'”, conclude.

Altro provvedimento che scatena malumori, l'autonomia differenziata. Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci del Pd, presidente di Autonomie locali italiane, ritiene che “spacchi l'Italia, riducendo i diritti delle persone nella sanità, nella scuola e nel welfare. Ci opporremo – conclude – nelle istituzioni e nelle piazze, e siamo pronti al referendum, dicendo no a chi vuole dividere il Paese tra nord, sud, città e aree interne”.






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