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Riforme care al centrodestra, settimana determinante

Autonomia differenziata, premierato e separazione delle carriere: ogni partito di governo ha la propria bandierina da piantare

di Francesca Biliotti
6 mag 2024
@SenatoStampa @XLa corrispondenza di Francesca Biliotti
La corrispondenza di Francesca Biliotti

Riuscirà la maggioranza, prima del voto europeo, a completare almeno in parte la corsa alle riforme? Già domani giornata decisiva, quando alla Camera si riunirà la capigruppo per decidere il prosieguo del cammino dell'Autonomia differenziata in Aula, mentre in Senato si voterà il calendario in cui il centrodestra ha inserito il premierato, la riforma chiave per Fratelli d'Italia e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che vuole l'elezione diretta del capo del governo e limitare fortemente la discrezionalità di scelta del presidente della Repubblica in caso di crisi: il capo dello Stato, infatti, con la riforma potrebbe conferire l'incarico ad un altro rappresentante eletto però in quella stessa maggioranza. I due passaggi paralleli di Autonomia e premierato consentiranno a Lega e Fratelli d'Italia di controllarsi a vicenda, in attesa di capire se i deputati meridionali di Forza Italia si metteranno di traverso con emendamenti, come annunciato da qualcuno di loro, oppure vi rinunceranno per favorire il cammino della terza riforma a loro cara, quella della giustizia, con l'agognata separazione delle carriere dei magistrati.

Caustico, a tal proposito, il commento di Pier Luigi Bersani: “Più che governare, vogliono dividersi il bottino”. In un primo momento si era deciso di iniziare la discussione in Senato sul premierato mercoledi, ma l'opposizione era contraria, quindi dovrà essere confermata domani alle 16 dal voto dell'assemblea di Palazzo Madama. A Montecitorio, come detto, la capigruppo dovrà decidere come proseguire con l'Autonomia differenziata, cavallo di battaglia della Lega, dopo la conclusione della discussione generale. Fratelli d'Italia vorrebbe approvare il ddl Casellati sul premierato entro il 21 maggio. Per la Lega è essenziale che il ddl Calderoli, sull'Autonomia, non venga stravolto da emendamenti, e qui potrebbe entrare in gioco Forza Italia, che invece vorrebbe presentarli, e magari aiutata dall'opposizione potrebbe anche vederseli approvare.






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