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Rimini: alcuni hotel e ristoranti chiusi in inverno

Confcommercio: bollette più care fino al 300%

30 ago 2022
In foto: Gianni Indino (immagine di repertorio)
In foto: Gianni Indino (immagine di repertorio)

Sta per andare in archivio una buona stagione turistica per l'Emilia-Romagna, ma per le tante attività economiche legate al settore delle vacanze si prospettano un autunno e un inverno difficili a causa del caro energia. In Riviera ci sono imprese che hanno già deciso di restare chiuse in bassa stagione, come hotel e ristoranti. A segnalarlo è il presidente di Confcommercio Rimini Gianni Indino: "Molte attività invernali hanno già deciso, se non ci saranno cambiamenti decisivi, di non tenere aperto, oppure di tenere aperto soltanto il fine settimana".

Il presidente parla "di ristoranti, e di alberghi che non apriranno se non in occasione di ferie o di convegni". Eppure l'estate è andata bene, sottolinea. "C'è stata una voglia di vacanza 'isterica', così la definisco, perché dopo due anni di lockdown la gente ha voluto concedersi un periodo di riposo e spensieratezza. Lo hanno fatto magari", prosegue Indino, "andando a impegnare il materasso al banco pegni. Ora tornando a casa, da settembre e ottobre i problemi ci saranno". Le bollette sono sempre più salate. Per le imprese locali negli ultimi tempi "gli aumenti di gas e di energia elettrica aumentavano in misura esponenziale mese dopo mese, del 100%, 200%, 300%... Ci siamo resi conto che di questo passo non saremmo andati avanti", afferma Indino. "O il Governo interviene in maniera decisiva nel calmierare i prezzi, o andremo incontro a una stagione non dico difficile, ma difficilissima".





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