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Rimini, assembramenti per l'aperitivo; fra i gestori c'è chi chiede il divieto di asporto

9 feb 2021
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Il problema c'è. In alcune aree del centro di Rimini, in particolare attorno alle 'cantinette' della Vecchia pescheria, all'ora dell'aperitivo si concentrano centinaia di giovani. “Non è colpa nostra se i ragazzi prendono da bere e consumano qui davanti o poco distante, non siamo noi a dovere fare rispettare queste regole”, affermano – preoccupati anche dal rischio di essere multati - diversi gestori di locali al Corriere Romagna. E c'è chi chiede regole; fra queste il divieto di asporto in quelle zone dove il rischio assembramento è più alto. 

Soluzione che troverebbe la condivisione di Jamil Sadegholvaad, assessore alla Sicurezza e Attività economiche, secondo cui “non si può arrivare a primavera con la stessa situazione dell’ultimo fine settimana, migliaia di persone ammassate fuori dai locali”. Spesso, come in effetti è accaduto, sono gli stessi gestori a chiamare le forze dell'ordine. Per loro non è vietato servire da bere per l'asporto – peraltro unica fonte di guadagno dato il periodo -, ma per i clienti non è concesso consumare per strada. Insomma un bel groviglio da cui non è facile districarsi. “È un tema complesso, che non riguarda solo quella zona del centro – ammette al quotidiano, Sadegholvaad –. Per questo dobbiamo concordare una linea con la prefettura e le forze dell’ordine, occorre una mappa delle criticità e capire se un regolamento di questo tipo possa essere efficace”. Una possibilità potrebbe contemplare l'estensione dei locali con dei tavolini all'aperto. “Insomma dobbiamo lavorarci – conclude l'assessore - e trovare una soluzione condivisa”. 



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