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Sindaci e imprese a Draghi: 'Vai avanti, serve stabilità'

Si moltiplicano gli appelli a Draghi affinché resti premier

16 lug 2022
@dire

A quattro giorni dal nuovo appuntamento del premier Draghi al Senato, previsto per mercoledì, si avvita la crisi aperta dal non voto dei Cinque Stelle al decreto Aiuti. Un'assemblea congiunta di deputati e senatori del M5s, ormai lacerato, è in programma alle 18.30 con il presidente del Movimento Giuseppe Conte.

Mentre i partiti mediano e si incontrano, chi si dice convinta che la legislatura sia arrivata al capolinea è la presidente di FdI Giorgia Meloni “Basta accanimento terapeutico” dice mentre Berlusconi e Salvini bollano come irresponsabili i 5S e si dichiarano pronti alle urne. Il leader della Lega ha convocato i parlamentari per lunedì alle 20.30. Il Pd, che continua a sperare in un ripensamento di Draghi, resta convinto che "formato e perimetro" della maggioranza debbano rimanere inalterati. Renzi intanto asfalta i 5s e prepara lo scacco matto al reddito: martedì mattina alle 10 verrà depositato in Cassazione il quesito referendario per abolire il reddito di cittadinanza Il leader di IV lancia anche la petizione pro Draghi: obiettivo 100mila firme Si moltiplicano gli appelli a Draghi affinché resti premier.

Undici sindaci delle più importanti città scrivono: "Vai avanti, serve stabilità".  Della stessa idea gli imprenditori. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, parla nell'aula del Senato, dicendo - ci si deve sempre ricordare che il bene del Paese viene prima degli interessi e degli egoismi del singolo". I professionisti sanitari in una lettera appello scrivono "non è il tempo di una crisi di governo al buio”. Intanto la missione in Algeria del premier Mario Draghi prevista per la prossima settimana è stata ridotta a un solo giorno: martedì sarà un giorno di pausa per ulteriori riflessioni e contatti e poi mercoledì il presidente del Consiglio si presenterà alle Camere così come richiesto dal capo dello Stato Sergio Mattarella. Calendario alla mano, voto possibile nella prima metà di ottobre se il Parlamento verrà sciolto prima di agosto.





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