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Trasparenza su costo carburanti: arriva il Decreto benzina. Ecco cosa cambia

Nel centrodestra differenze su quale sia la ricetta giusta ma anche visioni diverse sulle cause del problema

di Monica Fabbri
11 gen 2023

Dopo l'incontro con i vertici della Guardia di Finanza, Giorgia Meloni vara nuove norme sulla trasparenza dei distributori di carburanti. Il decreto, sollecitato anche dai Ministri Giorgetti e Urso, introduce diverse novità, a partire dal monitoraggio dei prezzi, non più settimanale ma giornaliero. Scatta l'obbligo di esporre «con specifica evidenza» non solo il prezzo della benzina praticato alla pompa ma anche quello medio nazionale stabilito dal ministero dell'Ambiente, pena sanzioni amministrative «rafforzate» e, in caso di recidiva, la sospensione dell’attività fino a novanta giorni.

Per vigilare sull’attività dei distributori e reprimere sul nascere condotte speculative saranno «rafforzati i collegamenti» tra il Garante prezzi e l’Antitrust. Allo stesso fine, si irrobustisce la collaborazione tra Garante e Guardia di Finanza. Per quanto riguarda aiuti concreti, come il bonus benzina da 200 euro, non cambiano le regole: spetta solo se i datori di lavoro lo accordano ai propri dipendenti.

Nel centrodestra, però, affiorano non solo differenze su quale sia la ricetta giusta ma anche visioni diverse sulle cause del problema. Se premier e Lega sono convinti che i rincari siano frutto di mere speculazioni, Forza Italia punta il dito sulle accise, il cui taglio – introdotto da Draghi - non è stato prorogato in manovra.

In Consiglio dei Ministri la Meloni ha difeso con forza le ragioni "dell'operazione trasparenza" ed oggi, in un video postato sui social, rivendica le scelte fatte: “Il taglio delle accise – spiega - avrebbe comportato troppe rinunce in manovra per un ammontare di 10 miliardi l'anno”. Lo scontro va avanti, non solo tra i partiti ma anche con la categoria dei gestori di distributori di benzina che rigetta le accuse di speculazioni, considerandosi "parte lesa". E mentre va in scena il rimpallo delle responsabilità, c'è chi mette in guardia da quella che rischia di trasformarsi in una nuova emergenza sociale, dato che i prezzi dei carburanti si riflettono su trasporti e intere filiere, come quella agroalimentare.





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